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Giugliano. Fuga dal PD: Maisto lascia con una lettera ai dirigenti

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Prosegue la fuga di storici esponenti locali dal Partito Democratico. Con una lettera ai vertici sovra comunali, Francesco Maisto da il suo addio al partito e Giovanni F. Russo, invece, sceglie Facebook per annunciare che non si candiderà: «I fatti contano più delle parole. Dovrei scrivere tante cose – ha dichiarato Russo – troppe. Preferisco non parlare più ed alle parole far seguire i fatti. Quelle contano molto di più. Non mi candido. Non avallo soprusi. In bocca al lupo a tutti quelli che ci proveranno: sarà l’esperienza civica più bella della vostra vita. Grazie a tutti quelli che da sempre mi sostengono. Non mi candido ma continuerò a lottare per la mia terra. Da cittadino libero».

Maisto nella sua missiva invece ha scritto: «Le recenti vicende che hanno visto coinvolto tutto il circolo del PD di Giugliano in Campania hanno prodotto delle profonde ferite, per me insanabili, lasciando un segno indelebile sul corpo della nostra amata città, già peraltro martoriato».

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«Ho partecipato ai lavori del Partito Democratico prima da militante, poi a quelli di segreteria, già dall’insediamento del segretario dott. Giovanni Russo e fino all’ultimo incarico di Giuliano Quaranta, con un forte impegno personale che è stato totalmente azzerato da un commissariamento».

«Come tanti, ho creduto nei valori, nelle idee e nelle regole statutarie di questo partito, impegnandomi con loro, spesso nottetempo, donando anima e cuore alla causa di risvegliare una città da tempo in agonia politica e sociale».

«A poco, o forse a nulla, sono servite le urla di più voci alzatesi dalla sezione locale per invocare interventi degli organi superiori atti a mantenere unito il partito, organi che, impegnati forse su altre vicende, hanno di fatto trascurato il circolo della terza città Campania».

«Oggi, il partito di Giugliano è in frantumi, malato della annosa incapacità insita nell’indole dei suoi abitanti di non riuscire ad essere veramente uniti per il bene comune, ed affidato ad reggente esterno, il commissario On. Giuseppe Russo».

«Il commissariamento del circolo di Giugliano ha costituito per molti di noi un colpo durissimo, inferto in maniera sprezzante al pregevole lavoro svolto in questi lunghi anni nel rispetto delle regole del partito democratico, e sopratutto disposto con motivazioni troppo generiche».

«Il dispositivo di commissariamento emesso dal coordinamento metropolitano di Napoli del 17.04.15, oltre la premessa, infatti ha ritenuto che:

  • l’omessa vigilanza da parte del circolo PD di Giugliano in Campania sulle condizioni di partecipazione alle primarie abbia compromesso il regolare svolgimento delle elezioni primarie e il suo stesso esito, determinando un grave danno al partito;
  • altrettanto grave risulti il successivo comportamento del circolo, che ha manifestato l’intenzione di non rispettare la normativa interna in tema di candidature.

Procedendo con ordine, si può affermare che sembra del tutto inverosimile già il primo punto, in quanto alla data dell’ 8 marzo 2015 tutti i candidati alle primarie avevano i requisiti per parteciparvi, con tanto di documentazione consegnata al segretario, e che essi possono essere verificati da chiunque».

«Se poi si vuole fare riferimento alla “Carta di autoregolamentazione nella composizione delle liste per le elezioni comunali e lo svolgimento della campagna elettorale”, approvata dalla direzione metropolitana l’8.04.15, è superfluo qui precisare che è evidentemente intervenuta esattamente un mese dopo».

«Anche rispetto al secondo punto, registro qualche imprecisione: il segretario del circolo di Giugliano, avuto nota della norma intervenuta, ha convocato le riunioni del direttivo e della segreteria nelle quali, pacatamente, sono state espletate le discussioni democratiche sui punti all’ordine del giorno e pertanto proposte possibili soluzioni alternative all’esito indiscusso delle primarie, alle quali non è stato dato tuttavia seguito».

«Il commissario, a tutt’oggi, nonostante il suo impegno non è riuscito a mettere insieme i cocci del nostro circolo ed al nostro fallimento si è aggiunto il suo, proponendo egli nomi di candidati alla carica di sindaco del partito democratico di Giugliano scelti in maniera unilaterale, quindi lasciando isolati la gran parte dei dirigenti locali».

«Alla luce di quanto ricostruito sopra chiedo l’immediato intervento del segretario Nazionale del Partito Democratico per impedire il totale naufragio del circolo di Giugliano».

«In attesa di un Suo riscontro, con sommo rammarico, comunico la mia irrevocabile autosospensione da ogni carica politica, rimettendo nelle sue mani la tessera del Partito Democratico che a Giugliano appare totalmente abbandonato ad un triste e ineluttabile destino».

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