Sei persone condannate in Appello per la rapina a mano armata da 300mila euro nella gioielleria Momenti d’Oro di Macerata Campania messa a segno nel novembre del 2013. La Corte d’Appello di Napoli, presieduta dal giudice Marotta, ha condannato Ciro Dalizzo , 31 anni di Portico a 5 anni ed otto mesi rispetto ai 6 anni e 4 mesi di carcere con 1200 euro di multa del primo grado; Maria Palumbo, di Mugnano, a 5 anni e quattro mesi rispetto ai 6 anni e 4 mesi incassati in primo grado; Mariano Speranza (difeso dall’avvocato Nunzio Mallardo) di Qualiano rispetto ai 6 anni e otto mesi in primo grado ha avuto 6 anni di carcere; Anna Sicco Carandente di Marano, ha incassato 5 anni e quattro mesi rispetto ai 6 anni e 1200 euro di multa; Paride Di Rosa di Qualiano ha avuto quattro anni e sei mesi rispetto ai 5 in primo grado; Fortunato Scotti di Napoli ha incassato 4 anni e sei mesi rispetto ai 5 anni di reclusione avuti in primo grado.
IL COLPO
Nel corso delle indagini sono stati definiti anche i ruoli avuti dai singoli componenti della banda. Ciro Dalizzo (imprenditore edile di Portico) e Maria Palumbo, fingendosi clienti occasionali, effettuarono ripetuti sopralluoghi nella gioielleria, e fornirono anche l’automobile per la rapina, una Mercedes classe C, della quale avevano denunciato la rapina pochi giorni prima. Il gruppo che fece irruzione nella gioielleria era invece composto da Anna Sicco Carandente, Mariano Speranza e un’altra persona: questi puntarono la pistola contro la titolare della gioielleria, Silvana Di Matteo, e la legarono col nastro adesivo, mentre Paride Di Rosa e Fortunato Scotti facevano da vedette per scorgere l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine. Gli investigatori ricostruirono anche le fasi del colpo, analizzando anche le immagini del circuito di videosorveglianza.
