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venerdì, Aprile 26, 2024
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«IO, LA SCUOLA DI CANALE 5 E QUELLA STORIA CON ALEXANDRA»
Calvizzano: quattro chiacchiere con Pietro Napolano di «Amici»

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CALVIZZANO. «Non mi aspettavo di uscire. Sono amareggiato, lo ammetto». Non nasconde la delusione, Pietro . Nella sua villetta di Calvizzano, di ritorno da Roma, si confessa ad InterNapoli. «Quando sei ad un passo dall’obbiettivo, ti aspetti di farcela. Poi invece…». Pietro, lo avrete capito, è il protagonista della trasmissione televisiva «Amici di Maria De Filippi» in onda su Canale 5. A poche settimane dalla conclusione del programma, è stato eliminato durante la «sfida» con Tili e Piero. Un’eliminazione «inaspettata», dice il giovane cantante di Calvizzano. Ventuno anni da compiere il prossimo 19 maggio, segno del toro, 1.76 di altezza, Pietro Napolano parla della sua avventura televisiva. Senza nascondere un pizzico di amarezza.





Allora Pietro, come ti sei trovato nella scuola di Canale 5?

Hai presente la vecchia sigla, quella in cui Gigi D’Alessio parlava delle avventure all’interno della scuola? Beh, abbiamo provato quello di cui parlava Gigi. Abbiamo sorriso, pianto, scherzato. E questo ci ha formato, non solo artisticamente ma anche dal punto di vista umano. Tutti noi ragazzi siamo cresciuti. Pensa che per tutti era la prima esperienza…

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Ci racconti qualche retroscena?

Posso solo dirti che i ritmi erano particolarmente serrati. La tensione era altissima. I prof non ci risparmiavano nulla: dicevano che questo ci avrebbe aiutato una volta usciti dalla scuola. Abbiamo vissuto situazioni estreme. pensa che avevamo anche pensato di lasciare in massa il programma per protesta. Poi, però, abbiamo capito che gli insegnanti facevano tutto questo nel nostro interesse. Così l’emergenza, chiamiamola così, è rientrata.




C’è qualcuno, all’interno della scuola, che proprio non digerivi?

Sicuramente il più antipatico era Klajdi. Era il più polemico e calcolatore. Uno da cui stare alla larga. Quello a cui sono ero e sono tuttora più legato è Piero. Durante i provini non mi era piaciuto affatto: poi però è maturato, ammettendo i propri limiti ed imparando a convivere con tutti noi. Ci siamo conosciuti meglio e siamo diventati dei veri e propri fratelli.



Ora che sei fuori puoi dircelo. Con quale insegnante c’era meno feeling?

A dire il vero non ho avuto particolari difficoltà con nessuno. Probabilmente la prof Mari era quella con cui andavo meno d’accordo. Grazia e Maura erano i miei preferiti.



Cosa ci dici delle frequenti polemiche nella scuola?

Vedi, le polemiche sono inevitabili. Succede ovunque. Noi partecipanti non abbiamo scelto i compagni di avventura. Ed è naturale che nascessero delle incomprensioni. Per quanto mi riguarda, le polemiche non mi piacciono. Ed ho sempre cercato di tirarmene fuori. Sono intervenuto solo se ero coinvolto in prima persona.



Si diceva che eri il preferito di Maria De Filippi. E’ vero?

Assolutamente no. Maria è una persona molto socievole e parla con tutti.



Sei appena ritornato a Calvizzano. Come vivi la celebrità?

E’ molto piacevole, ma anche molto difficile da gestire. La fama ti cambia, senza nenanche darti il tempo di rendertene conto….




Sei sempre stato molto discreto e mite: sembravi il meno artificioso nella scuola…

Si, è vero. Sono riservato di natura e sono spesso indeciso su come comportarmi. ..




Il pubblico ti apprezzato proprio per questo. Non credi?

Bah, arrivati a questo punto non so più cosa pensare. Forse è stato un male comportarmi in questo. Alla fine ciò che conta è che mi hanno buttato fuori.



Sei comunque soddisfatto dell’avventura?

Certamente. Sono arrivato al serale ed è stato un passo importante. Poi, arrivati così vicini alla fine, la voglia di vincere c’era. Come potrei negarlo.



Qual è stato il momento più difficile?

Sicuramente l’inizio del programma. Ho avuto bisogno di un po’ di tempo prima di capire come funzionasse. E poi c’era la storia con Alexandra, che per me è stata molto pesante.



Cosa intendi?

I fatti sono noti: abbiamo avuto una storia, ma poi è andata come è andata. Lei non ci stava molto con la testa…



Già, ricordiamo tutti quella trasmissione durante la quale confessasti alla De Filippi di non reggerla più per via della storia delle lettere…

Si, me le infilava ovunque, persino sotto il cuscino e sotto la porta.




Che mi racconti del flirt con Debora?

All’inizio mi ha preso molto. Ma conoscendola ho capito che non era il mio tipo. Poi c’è stata Marta: sono stato molto bene con lei ed è la prima volta che ci separiamo per così tanto tempo. Lei, mi ha confessato, spera di uscire quanto prima per rivedermi.



Pensi che la storia con Marta ti abbia svantaggiato?

Un po’ si e un po’ no. Abbiamo però deciso di esternarla per non viverla in clandestinità



Chi è il tuo idolo?

Alex Baroni. Adoro Ce la farò



A chi non vorresti mai essere paragonato?

Paolo Meneguzzi




Cosa vorresti dire a quelli che ti hanno votato?

Beh, li ringrazio innanzitutto. Anche se non ce l’ho fatta a vincere la sfida. Mi sono stati molto vicini. Sono stati molto cari. Mi rammarico invece di non essere entrato nei cuori di coloro che non mi hanno votato.



Com’è stato calcare il palco dell’Ariston?

Fantastico. Devo ringraziare per questo Gigi D’Alessio.



La canzona che non sopporti?

Vattene amore.



Già, ricordiamo che l’hai cantata con Alexandra. Sarà per questo?

(Sorride, non risponde)



Programmi per il futuro?

Nell’immediato non c’è niente. Ma sicuramente farò qualcosa con i miei compagni di avventura.



Ti aspettavi di perdere la fida contro Tili?

Assolutamente no. Non mi spiego ancora come abbia fatto visto che di solito era sempre in fondo alla classifica di gradimento, mentre io e Piero sempre tra i primi cinque. Mi sorge il dubbio che in realtà Tili abbia vinto con i voti di Klaydi, probabilmente a causa dell’antipatria che nutriva nei miei confronti…




Hai provato gelosia nei confronti di Antonino per il fatto che era sempre lui ad esibirsi?

Cosa vuoi che ti risponda? Certo. Ero un po’ infastidito, come tutti d’altronde. Riconosco le doti canore di Antonino: non ce l’ho con lui ma con la produzione.



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