16.5 C
Napoli
venerdì, Aprile 26, 2024
PUBBLICITÀ

Ospedale San Giuliano, rischio declassamento: primari in stato di agitazione

PUBBLICITÀ

Quarantuno posti letto in più,
ma al prezzo di un possibile
depotenziamento dei reparti di
Oncologia, Terapia intensiva,
Medicina e Chirurgia
d’accettazione e d’Urgenza,
con la probabile chiusura della
Gastroenterologia. È questo il
probabile futuro per l’ospedale
San Giuliano di Giugliano
in base a quanto emerge da
una bozza del nuovo piano di
rimodulazione e riqualificazione
della rete ospedaliera, redatto
dalla Regione Campania, col
quale si stabiliscono anche le
nuove metodologie dei livelli
di assistenza. L’Asl Na 2 ha
standard di posti letto molto bassi
e assolutamente insufficienti.
La sua implementazione deve
necessariamente essere oggetto
di una programmazione di
medio lungo periodo che
contempli la velocizzazione
della realizzazione del Pronto
soccorso dell’Ospedale “S. Maria
della Pietà” di Casoria, oltre
all’istituzione di collegamenti
funzionali interaziendali con la
confinante zona nord rientrante
nella provincia di Caserta, dove
si prospetta la valorizzazione
del Presidio Ospedaliero di
Aversa. Interventi che devono
consentire di drenare il flusso che
dalla ASL NA 2 si riversa sulle
strutture insistenti nella città di
Napoli.

Nel piano si legge che
“a nord della città di Napoli
sono presenti alcuni presidi in
grado di assicurare la funzione
di pronto soccorso e uno solo
che, opportunamente valorizzato
in tema di risorse umane e
tecnologiche, può assumere il
ruolo di DEA di primo livello.
Precisamente si tratta del Presidio
Ospedaliero di Pozzuoli, dotato
di 260 posti lotto e individuato Neurologia, Ematologia”.
Diversa la situazione del Presidio
ospedaliero San Giuliano di
Giugliano, individuato quale
spoke nella rete ictus, hub e
terapia del dolore.
Questo presidio è collocato in
piena Terra dei Fuochi pertanto
“si prevede la istituzione della
disciplina Oncologica anche con
potenziamento della dotazione
tecnologica e con investimenti
strutturali per l’acquisizione di
spazi e strutture”. L’intenzione
di creare, finalmente, un polo
oncologico presso l’ospedale
di Giugliano è però in
controtendenza con quanto
stabilito nell’ambito della nuova
programmazione delle utenze.

PUBBLICITÀ

Infatti, rispetto agli anni
precedenti, lo stesso reparto di
Oncologia dovrebbe perdere un
possibile ricovero, passando da 7 a 6 utenze.
Scendono anche i posti letto per la
terapia intensiva (-6), la medicina
e chirurgia d’accettazione e
d’urgenza (-4) ed il Nido(-10).
Crescono invece le utenze per la
neurologia (+18) e la psichiatria
(+10), oltre a medicina interna,
pediatria e cardiochirurgia.
I primari del San Giuliano,
temendo lo smantellamento
del nosocomio ed eventuali
trasferimenti, sono già in stato
di agitazione ed hanno indette
assemblee per chiedere alla
Regione di rimodulare il piano,
che comunque deve passare al
vaglio dell’Asl.

“Sarei molto deluso se fosse
approvato in via definitiva un
piano sanitario del genere che
mortifica una città importante
come Giugliano – attacca il
consigliere comunale, nonché
medico, Aniello Cecere che da
anni si batte per portare una sanità
di qualità in Campania –. La
disposizione prevista dei ricoveri
non risponde alle reali necessita
di chi abita in questi territori,
tristemente noti come Terra dei
Fuochi. Nelle province di Napoli
e Caserta si muore per malattie
polmonari e cardiovascolari. A
Giugliano, però, non abbiamo
un reparto di Pneumologia.
Né tantomeno esiste una rete
regionale per gli infartuati. Mi
auguro che saranno apportate
delle modifiche – conclude il
consigliere di maggioranza –
ma in ogni caso ho intenzione
di recarmi in Regione per
chiedere un’audizione in
Commissione Sanità”. Critica
anche la consigliera del Pd Mena
Sabatino: “La politica deve
evitare il ridimensionamento
del San Giuliano, cercheremo in
tutti i modi di evitarlo”.

Intanto, mentre il PS del san Giuliano è in attesa degli elettromedicali, lunedì 9 Maggio riaprirà il Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Frattamaggiore. Nell’occasione presenzierà all’evento il Presidente della Regionale Campania, On. Vincenzo De Luca. Un presidio ospedaliero fondamentale per un bacino di utenza di ben quattordici Comuni dell’Area a Nord di Napoli e per circa cinquecentomila abitanti ivi residenti. Da ciò si può evincere quanto gravi siano stati i disagi determinati da una simile situazione che si protrae dal 28 ottobre scorso quando, a seguito di una eccezionale pioggia torrenziale, vi fu l’allagamento di alcuni locali della struttura.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Fassino denunciato per il furto di un profumo, l’accusa: “Lo aveva già fatto”

Già in passato Piero Fassino sarebbe stato riconosciuto come autore di un furto nel duty free del Terminal 1 dell'aeroporto...

Nella stessa categoria