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mercoledì, Maggio 22, 2024
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UN MONUMENTO PER RICORDARE LE VITTIME DELLE MAFIE

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QUALIANO– Per non dimenticare. Qualiano celebra quest’oggi la giornata della memoria in ricordo di tutte le vittime delle mafie. Associazioni e amministrazione comunale benediranno stamani un monumento al ricordo dei morti ammazzati dalla criminalità organizzata. Insieme per mantenere viva l’attenzione in un momento in cui si tenta in tutti i modi di considerare superati i problemi concernenti la mafia e la corruzione, assegnando ad essi una collocazione decisamente marginale. Appuntamento alle ore 10:00 presso la villa comunale. Interverranno il primo cittadino di Qualiano, Michele Schiano di Visconti, ed illustri personalità che ripercorreranno gli anni recenti della nostra storia “onde rammentare alla memoria tutti coloro che hanno donato la propria vita nella lotta contro le cosche”. L’incontro è organizzato dalla locale associazione socio-culturale “Archimede”. Proprio questo mese ricorre l’anniversario del decennale della morte del giudice Giovanni Falcone, giustiziato dalla malavita il 23 maggio del 1992 sull’autostrada Trapani-Palermo, nei pressi di Capaci, assieme alla moglie Francesca Morbillo e agli uomini della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco di Cillo. Spiega la presidente di Archimede, Porzia Micillo: “E’ importante –dice- tenere sempre acceso nella memoria di tutti, in particolare delle nuove generazioni, il ricordo di tutte quelle persone che hanno dedicato la loro esistenza alla lotta alle mafie. Proprio tra i giovani – dichiara – è di fondamentale importanza tenere vivo il loro pensiero, le loro idee, sempre attuali e attuabili, concernenti l’affermazione di valori di giustizia, democrazia, legalità”. Nella scala degli interventi spicca il nome di Paolo Siani, fratello di Giancarlo Siani, il giornalista de “Il Mattino” giustiziato la sera del 23 settembre 1985 sotto casa perché avrebbe scritto del tradimento del clan di Marano nei confronti del boss di Torre Annunziata, Valentino Gionta.

La manifestazione vuole richiamare ognuno all’impegno contro le mafie, dalle associazioni alle istituzioni, dai cittadini alla politica. Con un riguardo alle nuove generazioni, ai ragazzi spesso descritti come orfani di passioni e di valori: “I nostri giovani – spiega la presidente di Archimede – dovrebbero impegnarsi per l’applicazione di parametri che comportino il rispetto, la giustizia e l’amore per la vita. Le persone vittime delle mafie – prosegue – hanno dato la loro vita per garantire a noi questi parametri”. Un appuntamento, tra i tanti contro la camorra e la mafia, che vuole ammonire a non rassegnarsi a vedere il sangue scorrere a fiumi, che dice no, per bocca dei suoi organizzatori, all’assuefazione della corruzione, al degrado ambientale, alla logica dei favori in luogo del rispetto dei diritti. Perché la criminalità organizzata abita anche nelle ‘tranquille’ cittadine dell’hinterland. Lo ricorda il sindaco della vicina Giugliano, Antonio Castaldo, in una sua recente lettera al presidente della Repubblica Ciampi: “la camorra c’è, purtroppo, esiste. E’ presente nelle grandi cose – scrive – nei suoi appetiti che tenta in ogni modo di saziare, nei suoi intrighi e nelle sue suggestioni, alle quali qualcuno, ogni tanto, non resiste”.

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Alla manifestazione in via Palumbo interverranno, tra gli altri, il componente della Commissione Antimafia On. Marco Cicala, il magistrato Michele Del Gaudio e don Tonino Palese, referente regionale dell’associazione “Libera”. La manifestazione si chiuderà appunto con la benedizione del monumento alla Memoria. “Liberarsi dalle barbarie delle mafie – conclude Porzia Micillo – è un sogno che può diventare realtà se tutti ci impegneremo e non permetteremo che ci siano unicamente eroi solitari o isolati… noi siamo con loro. Con coraggio”. Il coraggio di andare controcorrente insomma. Un coraggio non gridato, non celebrato, non ostentato. Semplicemente civile.

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