Carlo è il terzo esponente della famiglia Lo Russo a scegliere la strada della collaborazione con la giustizia: prima di lui hanno cominciato a parlare Salvatore (sul quale pesa una condanna in primo grado per calunnia ai danni dell’ex capo della squadra mobile Vittorio Pisani) e più di recente Mario. Carlo però ha retto le redini dell’organizzazione nell’ultimo anno, caratterizzato dallo scontro fra il clan Lo Russo e il gruppo emergente del giovane Walter Mallo, anche lui finito in carcere poco dopo essere scampato ad un agguato. Uno contro il quale Carlo Lo Russo meditava una terribile vendetta. Come riporta “Repubblica”, l’ex boss dei Capitoni parlando con gli inquirenti avrebbe detto, riferendosi al giovane ras rivale: «Dovevano ucciderlo, tagliargli la testa, portarsela e comprare una tazza del water: metterla dentro e lasciarla in mezzo al rione Don Guanella». Ma perché una tazza del water? «Perché si chiama Walter», risponde Lo Russo.
«Mallo? Dovevano tagliargli la testa e metterla nel ce***!». Il piano choc per eliminare il boss del Don Guanella
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