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mercoledì, Maggio 29, 2024
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«MELITO, ANDREMO VIA CON IL SINDACO DI GENNARO»
I consiglieri della maggioranza annunciano le dimissioni

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MELITO. «Pronti a rassegnare l’incarico». All’indomani delle dimissioni del sindaco Gianpiero Di Gennaro e dell’intera giunta, anche i consiglieri comunali di maggioranza (Margherita, Udeur, Idv, Sdi, Democratici per Melito) si dicono «decisi a lasciare». «C’e’ la volontà unanime di chiudere l’esperienza amministrativa – afferma Venanzio Carpentieri, capogruppo della Margherita – Ma prima di protocollare le dimissioni pubblicheremo un documento unitario per spiegare le nostre ragioni». Questione di ore, fanno capire a Melito, e il Consiglio comunale potrebbe essere sciolto, senza neanche attendere i venti giorni concessi al sindaco per un eventuale ripensamento.

Si chiude così l’esperienza amministrativa più tormentata degli ultimi anni. E a decretare la parola fine è stata l’inchiesta sui presunti condizionamenti del clan Di Lauro durante le scorse elezioni amministrative. Una vicenda che continua a far discutere, a venti giorni dall’arresto dell’ex sindaco Cicala e dall’iscrizione primo cittadino dimissionario nel registro degli indagati.

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Per Giusy Guido, portavoce del movimento «Peppino Impastato», «le dimissioni di Di Gennaro sono una scelta politicamente obbligata. Dubito che si sia trattato di un rigurgito di coscienza indotto dall’aver a cuore le sorti di questa città – afferma – In questo caso l’oramai ex sindaco avrebbe dovuto pensarci prima. Melito, infatti, esce da questi anni di amministrazione più degradata e disperata che mai. I risultati sortiti dalla giunta Di Gennaro sul piano amministrativo sono pressoché nulli: pessime le condizioni di vivibilità di tutta la città, pessima, in particolare, la situazione d’abbandono in cui versano i due comparti della “219”, rispetto alla cui riqualificazione si sono formulate promesse mai mantenute. Guardando alla gestione più recente – aggiunge – ricordo che centinaia di cittadini riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza attendono ancora che sia dato inizio alle procedure di valutazione dei ricorsi presentati dagli esclusi». Non la pensa allo stesso modo Vincenzo Bisquadro, lsu, Cgil. «Quella Di Gennaro è stata l’unica amministrazione che fino ad oggi ha affrontato seriamente la questione dei lavoratori precari – dice – Sono francamente dispiaciuto delle dimissioni del sindaco. Sembra tutto così assurdo». Dalla parte dell’esponente della Margherita anche Pompeo Bruno, presidente dell’associazione culturale «Dinamika». «Conosco Di Gennaro da oltre trent’anni. E sono convinto della sua totale estraneità rispetto ai fatti che gli vengono contestati – afferma – Certo, ora bisogna lavorare per costruire un’amministrazione stabile».

Sulla vicenda interviene anche don Vincenzo Ruggiero, viceparroco della chiesa di Santo Stefano. «Non so se il sindaco Di Gennaro abbia mai avuto rapporti con la camorra. Ma in questa città la presenza criminale è forte, e gli amministratori dovrebbero assumere una condotta impeccabile. C’è bisogno di una classe dirigente onesta e trasparente – dice – E’ inutile negarlo: qui a Melito l’emergenza sociale e culturale è ai massimi livelli. Viviamo in una città piegata da povertà, droga, usura. Una città dove anche una frase d’affetto può sembrare una bestemmia».



UF IL MATTINO 9 DICEMBRE 2005

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