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Baby gang, Giugliano assediata

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GIUGLIANO -Baby gang in azione a Giugliano: rubano e taglieggiano per acquistare vestiti ed occhiali griffati. Che la città fosse assediata da motociclisti indisciplinati lo si sapeva e vedeva da tempo ed è per questo che la serie di controlli attuata dalla Compagnia dei Carabinieri è stata salutata con entusiasmo dai residenti del centro storico, tra piazza Gramsci e piazza Annunziata. Ma adesso una relazione del settore servizi sociali del comune denuncia lo stato di invivibilità di Giugliano, mettendo nero su bianco la mappa del disagio, gli orari a rischio, ma anche attribuendo un’età precisa (quella compresa tra i 12 e i 14 anni) ai responsabili dei crimini.
Inoltre la relazione delinea con precisione: i motivi che spingono i baby rapinatori a procurarsi i soldi, le aree dalle quali provengono e quelle in cui mettono a segno i colpi. Insomma un’indagine sociale a tutto tondo che è il frutto del lavoro dell’osservatorio cittadino, formato da numerosi operatori comunali (assistenti sociali, psicologi e tutor) i quali lavorano da anni a stretto contatto con i cosiddetti adolescenti a rischio con i progetti finanziati dalle leggi 216 e 285, sotto la supervisione di Rosa Ariano.
L’esito dell’indagine ha preso la forma di due pagine dattiloscritte, inviate al commissariato di polizia, alla compagnia dei carabinieri e al commissario prefettizio, Bruno Pezzuto. La lettera firmata dall’assistente sociale, Francesco Massarelli, punta il dito contro il fenomeno delle Baby Gang a Giugliano. Si tratta di minori che taglieggiano loro coetanei ai quali offrono protezione, oppure che scippano e rapinano gli adulti all’uscita dal luogo di lavoro. La relazione individua anche i motivi che spingono alla devianza: «La rincorsa dei modelli consumistici».
I soldi estorti vengono investiti per acquistare abiti griffati, rifornire di carburante i bolidi a «due ruote» e ricaricare i cellulari. Così parte una provocazione diretta ai commercianti: «Non vendete oggetti costosi ai minorenni se non accompagnati dai genitori». Sono gli studenti e gli impiegati le vittime preferite dei baby rapinatori. La mappa del rischio comprende le zone a ridosso dei grossi uffici pubblici di Giugliano: uffici postali, banche, il municipio, l’ospedale ed altri presidi sanitari.
Si agisce nelle prime ore del pomeriggio, quando, complice l’afa e l’orario di chiusura dei negozi, le strade sono deserte. Il fenomeno delle baby gang è evidente soprattutto nelle scuole. L’esca? Un scooter potente e di grido attirare i più piccoli nella rete. Si forma il gruppo, il più grande ne assume la leadership, e poi incassa un «pedaggio» per portare a bordo del mezzo il «pollo» da spennare di turno.
Oppure si offre protezione contro gli altri bulli della scuola che tentano di sottrarre il cellulare all’ultima moda e gli occhiali firmati. Di solito agiscono in zone lontane da casa loro.


TONIA LIMATOLA – Il Mattino 26 luglio 2002

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