NEI GIORNI SCORSI ANCHE IL CROLLO DI UN EDIFICIO
GIUGLIANO – Un crollo e tanto spavento l’altra notte a Giugliano. A cedere un’ala di un vecchio palazzo di vicolo Simeone, in pieno centro storico, nella zona di Camposcino. Il boato, improvviso, ha fatto scattare il panico, con la gente che si riversa per strada nei pressi della chiesa di San Marco. Una parte della struttura-fantasma di vico Simeone si era sbriciolata. Fortunatamente, al momento del crollo non c’era nessuno in quell’ala. Gli extracomunitari che vivono nell’edificio fatiscente, per poco non ci hanno rimesso la vita. Dopo pochi minuti qualcuno ha dato l’allarme. Sono intervenuti i vigili del fuoco che, dopo aver sgomberato il palazzo, lo hanno isolato con le transenne. Tuttavia l’episodio della scorsa notte non è che la punta di un iceberg. Infatti la questione del vecchio stabile di vico Simeone è annosa e controversa.
Il palazzo versa da tempo in condizioni a dir poco indecenti e pericolosissime. E nel corso degli anni post-terremoto si sono susseguiti molti episodi «spiacevoli». A cominciare dall’estate di due anni orsono, quando da «vico ’e Lisa» finirono in ospedale due sorelline a causa di un malore legato alle cattive condizioni igieniche della struttura. Insomma i problemi strutturali si aggiungono a quelli igienico sanitari. «Un palazzo a rischio – lamentano i residenti – Non si può continuare a convivere con la paura di crolli improvvisi ed epidemie. Occorre intervenire subito». Intanto il proprietario attende ancora di poter usufruire dei fondi della legge 219, destinati agli edifici colpiti dal terremoto del novembre dell’80. I residenti, dal canto loro, vivono sperando che per questa assurda situazioni si trovi una soluzione rapida. Una questione pesante ed assurda che non fa altro che peggiorare le gravi condizioni di degrado e fatiscienza in cui si trova il centro storico cittadino.
Laura Taddeo
