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domenica, Maggio 19, 2024
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SALTA IL CONSIGLIO, LA MAGGIORANZA ABBANDONA L’AULA TRA I FISCHI
Giugliano, tensione nella prima seduta dopo gli arresti. Verso lo scioglimento

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GIUGLIANO. Clima teso nel primo Consiglio dopo gli arresti al Comune: la maggioranza non trova l’accordo sulla nomina dei componenti delle commissioni elettorali e abbandona l’aula tra i fischi e le urla degli addetti alla sosta a pagamento ancora in attesa di vedere discusso il proprio contratto. La bufera giudiziaria si è innescata sulla lunga crisi politica e la maggioranza sembra ora dirigersi verso lo scioglimento, ancora prima che la prefettura decida di inviare la commissione d’accesso per verificare eventuali altri responsabilità nella gestione della cosa pubblica dopo lo scandalo delle licenze edilizie e sanitarie e le presunte infiltrazioni camorristiche. La seduta è subito cominciata male: appello sul filo dell’ora di tolleranza e, poi, la richiesta di sospensione della seduta prima del voto. Al ritorno in aula, il caos sull’opportunità di fare dichiarazioni sulla vicenda giudiziaria tra il presidente del Consiglio, Vincenzo Comune, e il consigliere Giuliano De Cicco, entrambi della Margherita. In discussione poi il regolamento che prevede interventi solo in tema all’argomento in discussione. Di qui, il passo dell’abbandono dell’aula di Ds, Rifondazione, Udeur, Repubblicani, Verdi e Margherita è stato breve. Il clima si è infatti subito surriscaldato e i consiglieri di maggioranza hanno cominciato a insultarsi tra loro e con i colleghi dell’opposizione. Poi, si sono allontanati dall’aula, facendo risultare deserta la seduta. «Se non siete capaci di mettervi d’accordo, andate a casa» hanno allora urlato i lavoratori. Alla fine particolarmente amareggiato il sindaco Francesco Taglialatela: «La situazione è sempre più grave e bisogna verificare se ci sono i presupposti per andare avanti. Convocherò immediatamente una riunione di maggioranza. Poi vedremo». Insomma, la crisi si fa sempre più complessa. Grande sconcerto, del resto, anche nell’opposizione che ha votato a vuoto. «È uno scandalo – attacca Francesco Mallardo, Nuovo Psi – non hanno il coraggio di ammettere di aver fallito: devono solo andarsene». Un «atteggiamento irresponsabile» per Forza Italia. «Non abbiamo più parole per definire il loro comportamento – rincara la dose il capogruppo Pietro Ciccarelli – manderemo gli atti in Procura». «Hanno tentato di imbavagliare un loro consigliere» continua il consigliere Luigi Aruta. «Ogni incarico diventa un pretesto per litigare – gli fa eco il collega di partito Luigi Riccardo – ma questa fuga dal Consiglio è vergognosa. Invece di tentare di rinsaldare le fila per scongiurare lo scioglimento, continuano a pensare solo agli interessi personali». Non meno caustici dall’Udc: «Giugliano è una realtà complessa e – attacca Antonio Ferrara – a causa di questi scriteriati paga un grosso ritardo in termini di sviluppo e legalità».



TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 18 FEBBRAIO 2006

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