21.4 C
Napoli
martedì, Maggio 21, 2024
PUBBLICITÀ

VITTORIA DELLE ASSOCIAZIONBI, CHIUSE ALTRE 4 PIATTAFORME DI STOCCAGGIO

PUBBLICITÀ

GIUGLIANO – Meno quattro. Legambiente e il Comitato civico Ponte Riccio “strappano” al Commissariato di Governo per l’emergenza rifiuti in Campania un nuovo accordo. Chiudono altre quattro piattaforme per lo stoccaggio delle ecoballe del cdr a Ponte Riccio. Inizialmente le piazzole destinate ai sovvalli erano diciotto (un totale di 120’000 mq); presto furono chiuse le prime sei perché troppo vicine alle abitazioni. Ora da dodici passano ad otto. Ne sono state già riempite sette, presto il cantiere in prossimità del cdr sarà chiuso. Lo stoccaggio a Ponte Riccio dovrebbe, tuttavia, essere provvisorio. Le balle, infatti, sono destinate agli inceneritori e la loro sistemazione definitiva dovrebbe essere altrove. La chiusura di quattro piattaforme è solo l’ultimo risultato di una trattativa che prosegue da diverse settimane, dopo le proteste, gli incatenamenti e gli scioperi della fame di qualche mese fa. Il dieci luglio scorso venne infatti raggiunto l’accordo per la messa in sicurezza del vituperato impianto di trattamento dei rifiuti.
IL SISTEMA – Giugliano è un anello fondamentale della catena su cui sono concentrate diverse attività, se si spezza salta tutto il sistema rifiuti in Campania: in regione si producono circa 7.500 tonnellate al giorno di rifiuti, sono in funzione solo 4 dei 7 Cdr previsti dal progetto Rastrelli; nei prossimi due anni saranno accumulati 3 milioni di tonnellate di cdr destinati ai due termovalorizzatori, i cui progetti faticano a decollare. La Fibe ha poco tempo per realizzare e mettere in funzione gli inceneritori, investendo circa 1200 miliardi di vecchie lire con il project financing. Dai termodistruttori di Acerra e Battipaglia dipende tutto il piano Rastrelli. La Fibe è la società vincitrice dell’appalto per la gestione dei rifiuti in Campania. Della Fibe Spa , proprietà del gruppo Fiat, fanno parte altre aziende con diverse funzioni: Fisia per l’impiantistica, Impregilo per le strutture, le tedesche Babcock Borsig Power per la edificazione dei termovalorizzatori e Evo per la conduzione e gestione degli impianti.
LA TRATTATIVA – I residenti anche in pieno agosto continuano a far sentire la propria voce. I miasmi di Ponte Riccio – frutto delle numerose discariche più o meno abusive disseminate in tutto il territorio – si avvertono fino ai centri di Qualiano e Villaricca. Una girandola di rifiuti, spesso tossici, attraversa tutto il quartiere residenziale. Nei giorni scorsi una delegazione di Legambiente regionale, guidata dal presidente Michele Buonomo, ha fotografato i luoghi dello scempio ambientale a Ponte Riccio. La documentazione servirà per la stesura di un dossier denuncia, che sarà presentato a settembre. Buonuomo è venuto a ribadire il sostegno al dirigente regionale Raffaele Del Giudice, che sta seguendo la trattativa con la Regione. Proseguono intanto i sopralluoghi della struttura commissariale alla zona Asi di Giugliano. Dopo Giulio Facchi e Massimo Paolucci, è stata la volta di Raffaele Vanoli.
I PROGETTI – Legambiente – Campania annuncia inoltre l’istituzione di un osservatorio mobile su ambiente e legalità. “Uno strumento – spiega Del Giudice – per sensibilizzare la gente sulla questione della raccolta differenziata e denunciare le condizioni in cui versa il nostro territorio”.
GLI INTERVENTI– L’ultimo sopralluogo da parte del commissario vicario Vanoli al cdr di Ponte Riccio e alla limitrofa area di stoccaggio ha rilevato la necessità “di interventi urgenti per la mitigazione dell’impatto sul territorio dell’impianto”. Eccoli in sintesi. E’ stato accordato che le balle utilizzate attualmente come zavorra dei teli delle piattaforme siano sostituite da blocchi in cemento. E’ stata sancita la misurazione delle ore di funzionamento dello scrubber, la realizzazione della barriera a verde verso la frazione di Ponte Riccio e il ripristino della statica del serbatoio di percolato. Il Commissariato provvederà inoltre a fornire l’ordinanza di approvazione e affidamento dei lavori per il carter dell’avanfossa: l’intervento eviterà che durante il conferimento del pattume nell’impianto da parte dei tir fuoriescano i cattivi odori. Vanoli ha poi chiesto alla Fibe “la sollecita chiusura dell’edificio di raffinazione”. Presto il cdr potrebbe entrare in funzione anche la domenica, cosa che eviterebbe l’accumularsi dei rifiuti nelle strade e il sovraccarico dell’impianto il lunedì.
PONTE RICCIO, TERRA DI NESSUNO – La questione ambientale sollevata dai residenti va ben oltre l’emergenza dei rifiuti in Campania. Oltre ai tre invasi dismessi del Consorzio di Bacino Napoli Uno, il cdr e le piattaforme di stoccaggio, Ponte Riccio è zeppa di qualsiasi genere di rifiuti. Per i piccoli imprenditori è facile liberarsi illegalmente del pattume, spesso tossico. I camion carichi di rifiuti giungono, nelle ore notturne, in corrispondenza di buche che, dopo essere state riempite, vengono immediatamente coperte. I fanghi di depurazione e i rifiuti industriali liquidi, formalmente destinati a inesistenti impianti di depurazione e riciclaggio, sono più spesso sversati direttamente nel terreno

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Quattro scosse di terremoto nei Campi Flegrei, gente in strada

Registrata una terza scossa di terremoto in provincia di Napoli. Il sisma è stato avvertito dai cittadini dopo le...

Nella stessa categoria