Cercola, 14:47
Un gruppo di disoccupati ha urlato slogan contro le istituzioni durante i funerali di Bernardo Romano, l’operaio Lsu che si è dato fuoco lunedì scorso per protestare contro l’assenza di lavoro stabile.
“Assassini” e “pagherete caro, pagherete caro” hanno urlato i disoccupati, la maggior parte dei quali arrivati da Napoli, rimasti all’esterno della chiesa dell’Immacolata dove era in corso la cerimonia funebre. Alle urla dei manifestanti alcune persone che erano in chiesa sono uscite chiedendo rispetto per la cerimonia.
I disoccupati non hanno però smesso: “Devono sapere che sono stati loro” hanno detto rivolti alle istituzioni, continuando a gridare slogan.
Nel frattempo, il sindaco di Cercola, che era stato aggredito in strada (leggi qui) è riuscito a rifugiarsi negli uffici della direzione della nettezza urbana e poi si è allontanato, protetto dagli agenti della Digos e dai carabinieri, da un’uscita secondaria del Municipio. I più esagitati tra i disoccupati, tra cui alcune donne, hanno tentato di sfondare il portone del Comune e soltanto quando in piazza il cordone delle forze dell’ordine ha circondato l’edificio si sono fermati, continuando però a gridare insulti contro le istituzioni.
Un altro gruppo di manifestanti che non ha partecipato all’aggressione ha invece difeso il sindaco. “Che c’entra il nostro sindaco – hanno detto i disoccupati, la maggior parte di Cercola – è una brava persona ed è da soli due mesi alla guida del Comune”. (red)
