18.3 C
Napoli
mercoledì, Maggio 22, 2024
PUBBLICITÀ

Degrado e criminalità: allarme nell’area Asi

PUBBLICITÀ

GIUGLIANO- QUALIANO – Pochi controlli nell’Asi di Giugliano e gli imprenditori si mobilitano, lanciando un appello al Questore di Napoli. Il destino dell’area industriale, al confine con Qualiano, preoccupa non poco gli operatori economici che da anni combattono contro il degrado e si affannano per risolvere le questioni che da troppo tempo bloccano lo sviluppo delle attività. I nodi da sciogliere? Dalla scarsa sicurezza alla presenza di discariche, legali e non. Senza contare la presenza dell’impianto di Cdr e della piattaforma di stoccaggio che accoglie centinaia di ecoballe al giorno. Insomma un mix esplosivo che rende il territorio poco appetibile per i nuovi insediamenti e a rischio per quelli già esistenti. Per rendere più vivibile l’area, da Giugliano si chiedono più controlli da parte delle forze dell’ordine e l’intervento della Questura, soprattutto riguardo la presenza di un folto campo di nomadi.
Inutile negarlo, la convivenza forzata non piace alle imprese che spingono per il loro trasferimento. Intanto l’idea del comune era quella di spostare il campo in un’area di 8500 mq ed ospitarne dignitosamente solo 200, ma il progetto resta bloccato. Così l’sos per rilanciare il piano di spostamento e bonificare la zona arriva dagli imprenditori, riunitisi di recente in un consorzio di secondo livello. Hanno invitato a Giugliano il Questore di Napoli, Franco Malvano, per il prossimo 30 settembre perché tocchi con mano i disagi denunciati invano da anni anche da residenti e comitati civici.
Le ragioni degli imprenditori sono anche a tutela di migliaia di posti di lavoro, in un’area in cui la disoccupazione giovanile sfiora il 60 per cento. L’iniziativa è il primo passo per il Cig (Consorzio Imprese di Giugliano) che mette insieme Alenia, Ctp, Inchem, Quality Sound, Impe ed altre 20 imprese. L’invito al Questore è arrivato direttamente da Claudio Cicatiello, nella doppia veste di presidente del consorzio e del Ctp, l’azienda di trasporti che nell’Asi ha la propria rimessa di autobus. Per lavorare con profitto sugli 82 ettari a ridosso di Circumvallazione esterna e asse mediano, i privati pensano ad un piano di accessi controllati e allo scopo hanno già sottoposto alla Regione un progetto per la recinzione dell’area. I fondi sarebbero statali, mentre la manutenzione e la sorveglianza degli ingressi a carico del Cig. Sul degrado pesa anche la questione del depuratore, il cui funzionamento fu sospeso su ordinanza dei sindaci di Qualiano e Giugliano che agirono per eliminare i miasmi pestilenziali. Ora resta da risolvere il contenzioso tra il Consorzio Asi e la Philip Holzmann (la ditta che gestiva l’impianto) sull’esborso di oltre un miliardo e mezzo delle vecchie lire per la copertura e il ripristino delle vasche in cui galleggiavano i liquami maleodoranti. La prossima udienza davanti al Tribunale civile di Napoli è stata fissata per ottobre.


TONIA LIMATOLA – Il Mattino 21 settembre 2002

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Appello bis, sconti di pena per i ras dell’Alleanza di Secondigliano

Appello bis per il clan Contini, non sono mancati i colpi di scena dinnanzi alla Corte d'Appello di Napoli...

Nella stessa categoria