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martedì, Luglio 2, 2024
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«QUALIANO, DUE ANNI PER TORNARE ALLA NORMALITA’»

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InterNapoli incontra il sindaco di Qualiano Pasquale Galdiero, eletto al ballottaggio dello scorso 13 giugno con oltre il 70% dei consensi. la pesante eredità lasciata della precedente amministrazione non lo spaventa e si dichiara fin da subito ottimista e sicuro di riuscire nell’intento di risollevare le sorti di questo piccolo paese di provincia. A poche settimane dal voto, si trova di fronte un problema grosso come un macigno: l’apertura della discarica di cava Riconta a pochi passi dal territorio qualianese, ma nel comune di Villaricca, utilizzata dal commissario per l’emergenza rifiuti in Campania, Guido Bertolaso, come sversatoio per tamponare la crisi in cui tutta la regione è piombata a fine estate. Ma i guai non finiscono, pochi mesi dopo è la dichiarazione dell’assessore De Leonardis a far pesare su Qualiano il rischio del dissesto finanziario: debiti per più di 15 milioni di euro. In molti si chiedono come farà quest’amministrazione ad allontanare lo spettro del fallimento economico del Comune, ma soprattutto a far tornare alla normalità un territorio, che soffre la totale assenza di risorse organizzative, in settori quali: ambiente, sviluppo, trasporti e viabilità.

Come pensa di affrontare la situazione economica qualianese, in virtù di un debito smisurato, alle scarse entrate e ai costi elevati di gestione che, secondo le recenti dichiarazione dell’assessore al bilancio, Raffaele De Leonardis, rischiano di trascinare il comune verso lo sforamento del patto di stabilita?
I cittadini di Qualiano sono stati abituati, in passato, a non pagare le tasse, ma allo stesso tempo ad esigere i servizi. Una cattiva abitudine che dovrà sparire per sempre. Le tasse le devono pagare tutti, magari pagando di meno, ma non è possibile che più della metà dei contribuenti, evade tributi come l’Ici e la Tarsu. Compito di questa amministrazione sarà quello di far aumentare le entrate in modo da ridurre il debito nel minor tempo possibile e allo stesso tempo erogare i servizi necessari per il corretto funzionamento della macchina comunale.

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Se si utilizzano le entrate per pagare i debiti, come possono essere spese per i servizi?
E’ necessario individuare nuove entrate. Stiamo lavorando gia in questo senso, ad esempio, siamo a conoscenza che le aziende della telefonia mobile installano le antenne un po’ ovunque, nascoste magari nei camini delle abitazioni private, nelle tabelle pubblicitarie dei negozi, ecc…, noi vogliamo fare in modo che tutte le antenne siano regolarizzate, mettendo a disposizione spazi gli pubblici e percepire un canone. Altre entrate possono venire dalla pubblicità, stiamo infatti riorganizzando il settore delle affissioni, per incrementare le entrate, secondo la nostra previsione, da ventimila euro a duecentotrentamila euro. L’installazione di autovelox sul tratto di competenza dell’asse mediano, consentirebbe altre entrate, insomma stiamo prendendo in considerazione molti aspetti, che fino ad oggi sono stati sottovalutati. Il comune sta gia risparmiando notevoli somme, affidando attraverso nuove gare d’appalto, servizi come la pulizia del comune, risparmi per circa trentamila euro l’anno, le spese legali sono state letteralmente azzerate da quando quest’amministrazione si è insediata, si è drasticamente ridotto inoltre, il numero di denuncie per danni chiesti al comune a titolo di risarcimento. Insomma ci stiamo adoperando per riportare la situazione economica dentro i paletti imposti dal patto di stabilità, che tengo a precisare fin da subito, rispetteremo fino all’ultimo euro.

Quanto tempo ci vorrà, secondo Lei, per smaltire i debiti accumulati e riportare il paese in una condizione di normalità?
Secondo i calcoli che abbiamo effettuato, rinegoziando un debito con Eniacqua di sette milioni di euro attraverso un muto, che ci consentirà di “spalmare” in un periodo più lungo, una parte consistente delle somme dovute, credo di poter affermare con fiducia che in due anni si possano risanare le casse comunali e dare slancio all’attività amministrativa.

Quasi due milioni di euro vengono spesi ogni anno per la Multiservizi S.p.a. In molti affermano che senza di essa, il comune risparmierebbe un’altra consistente somma, passando la gestione della raccolta dei rifiuti direttamente al Comune. Qual è la linea dell’amministrazione in merito?
Guardi, nonostante la Multiservizi S.p.a sia stato oggetto di critiche per come sia stata gestita in passato, posso affermare che c’è stata sempre piena disponibilità da parte loro a collaborare con l’ente. Gli operai della società svolgono il lavoro in modo preciso e puntuale, Qualiano infatti, rispetto ai comuni limitrofi, non ha mai sofferto, anche in piena emergenza, il problema dei rifiuti. Operai e dirigenti della società, si sono prestati ad offrire il loro operato, anche a titolo di volontariato, quando il sottoscritto ha chiesto un intervento per la pulizia delle piazzette abbandonate e Piazza Rosselli è un esempio per tutti. Posso solo dire che nel nuovo anno verrà rinegoziato il contratto e che ci saranno dei cambiamenti che interesseranno la società Multiservizi.

Lei ha spesse volte utilizzato il volontariato per importanti opere e provvedimenti di “restiling” dei luoghi simbolo della città, un esempio emblematico, è stato quello dello scorso ottobre con la “giornata della potatura”. Qualcuno ironizza sul tema suggerendole di spingersi oltre, ovvero, perché non chiedere ai cittadini di contribuire volontariamente, attraverso una colletta, per risanare le casse comunali? Cosa ne pensa?
Penso che si tratti di “pura strumentalizzazione” di un fenomeno che ritengo invece importante e significativo per tutti i cittadini di Qualiano, i quali con il volontariato si riappropriano della “città negata per anni”. A coloro che fanno questo tipo di affermazioni, francamente non rispondo.

Il 14 ottobre scorso è stato presentato il progetto di riorganizzazione della macchina comunale con lo slogan: “Il comune che cambia”. A che punto è e in cosa consiste in pratica?
Quello non è solo uno slogan, ma è un percorso necessario per riorganizzare la macchina comunale. Il caos regnava sovrano all’interno degli uffici pubblici, il nostro interesse è quello di dotare gli uffici, i dipendenti e i dirigenti, degli strumenti necessari per ottemperare ai compiti previsti. La prima fase è gia in atto, riteniamo che sia doveroso conoscere a fondo le esigenze, il grado di soddisfazione e tanti altri aspetti di ogni dipendente comunale. E’ importante poi individuare le responsabilità di ognuno nell’ambito delle proprie competenze. Il progetto sarà operativo gia all’inizio del nuovo anno ed entro i prossimi sei mesi, i dipendenti faranno un corso di formazione che consentirà ad ognuno di conoscere a fondo, le competenze e le procedure da mettere in atto per ogni esigenza. Questo consentirà una forte riduzione del carico di lavoro, ottimizzando le procedure e risparmiando tempo. Dopo una prima verifica semestrale dove potranno essere adottati accorgimenti e modifiche, ci sarà a fine 2007 la verifica annuale per valutare l’impatto e il lavoro svolto.

C’è collaborazione da parte dei dipendenti comunali verso questo tipo di approccio al “cambiamento”?
Sinceramente all’inizio, molti dipendenti hanno interpretato questa novità come un gesto punitivo, ma poi si sono accorti invece, che la riorganizzazione oltre ad essere necessaria per l’intera macchina comunale, è utile anche ad ognuno di loro. Il “cambiamento” prevedrà l’istituzione dei settori o delle ripartizioni, con a capo un responsabile, che saranno gli unici interlocutori con l’amministrazione, questo consentirà di facilitare la comunicazione e l’individuazione di eventuali responsabilità.

Viene spesso accusato di esse “monocratico”, di avere la prima e l’ultima parola su tutto. Cosa risponde?
Dico semplicemente che il sindaco è responsabile di quello che fa l’amministrazione: è il “capro espiatorio”. Ho preso un impegno con i cittadini in campagna elettorale è andrò avanti sulla linea tracciata ancor prima di diventare il sindaco di questo paese. Se sarà necessario chiederò la fiducia in consiglio comunale se anche una singola forza politica, cerca di strumentalizzare per fini personali, un provvedimento di cui mi sono fatto garante nell’interesse dei cittadini. Non sono “attaccato” alla poltrona e non accetterò mai ricatti da nessuno. Ho un solo interesse, che il paese deve andare avanti e non intendo sporcare il mio nome accettando compromessi con singoli soggetti che vogliono strumentalizzare la politica per uso personale.

Lei e la sua amministrazione ha o ha mai avuto un accordo politico con il centro sinistra?
Con il centro sinistra c’è un accordo pre elettorale, durante il ballottaggio, per essere precisi l’accordo è con la Margherita e prevede l’ingresso in maggioranza, quindi nell’amministrazione, dopo sei o sette mesi dal voto. Il dialogo è tuttora in corso è devo dire che dalla Margherita non sono pervenute richieste specifiche, hanno agito lealmente e intendo rispettare gli impegni.

Come definisce invece, il rapporto con il centro destra qualianese?
C’è un buon dialogo anche con l’ex maggioranza, non proprio tutta, ma quasi. Secondo le dichiarazione che hanno fatto in consiglio comunale, c’è da parte loro, la volontà di esprimere una politica propositiva, tranne qualcuno che vuole strumentalizzare il piano regolatore, nonostante gli incontri che abbiamo avuto sul tema con tutte le parti politiche, abbiamo assistito all’uscita di alcuni manifesti “ironici” che mi hanno lasciato a dir poco perplesso. La maggioranza porterà il piano regolatore in consiglio comunale, dopo aver ascoltato tutti i capigruppo e solo quando sarà terminata la fase interlocutoria con la Provincia, il resto è solo politica da marciapiede.

Ad oggi non c’è un leader nel centro destra. Chi sono i suoi interlocutori?
Sinceramente non l’ho capito nemmeno io. Ma non spetta a me nominarli, sento delle voci in consiglio comunale, c’è un dialogo più o meno con tutti nel centro destra.

Può fare un bilancio sul breve periodo appena trascorso dal Suo insediamento sulla poltrona di sindaco del comune di Qualiano?
Io penso che stiamo andando benissimo, perché un’amministrazione che riesce a “rientrare” di un milione e ottocentomila euro circa, nel giro di pochi mesi, e riesce a bloccare gli sprechi, significa molto. L’obbiettivo in questa prima fase è stato focalizzato sulle entrate e sull’oculatezza, ecco perchè possiamo ritenerci soddisfatti. Abbiamo risparmiato solo in materia legale, circa trecentocinquanta mila euro, con accordi diretti con le parti, con sentenze passate in giudicato. Non c’è stata una sola vertenza contro il comune di Qualiano da quando quest’amministrazione si è insediata. C’è una gara in atto per l’assegnazione del trasporto urbano che ci consentirà di risparmiare quindicimila euro. Ci sono tante altre cose dove contiamo di rientrare con altrettante somme importanti.

Ci sono problemi che Qualiano si trascina dietro da anni, il primo fra tutti i trasporti, che ha visto proprio in questi giorni l’approvazione da parte della Regione, del progetto per il micrometrò, che collegherà i comuni a nord di Napoli, tranne Qualiano. Cosa farà questa amministrazione?
Purtroppo non per colpa nostra. Noi in questa fase possiamo fare poco, se non puntare tutto sul trasporto in gomma. Proprio in questi giorni abbiamo avuto una serie di incontri con l’Anm per potenziare il trasporto verso la città, ma soprattutto verso le stazioni delle metropolitane più vicine. Ci siamo accordati con gli ingegneri dell’Azienda napoletana mobilità per esaminare le problematiche della circolazione sul territorio. A breve abbiamo un incontro con la Ctp sullo stesso tema. Ho chiesto in Provincia un impegno per riattivare una vecchia stazione dimessa delle Ferrovie dello Stato, all’altezza del ponte di Via Ripuaria, sulla tratta che collega il Ponte Riccio (la stazione Giugliano – Qualiano) con la stazione di Quarto-Marano, ma al momento è solo una nostra richiesta, vedremo se è possibile, non posso promettere nulla.

I nostri lettori si lamentano spesso dei problemi legati al traffico e alla viabilità, ci riferiamo al parcheggio selvaggio in doppia fila e sui marciapiedi, in particolare nelle zone centrali di Piazza Rosselli e Piazza Kennedy oltre alle due principali arterie. Quali provvedimenti intende mettere in atto?
Ho gia fatto presente il problema al dirigente, il comandante dei Vigili Urbani, il quale si è fatto carico della risoluzione, al comandante abbiamo fatto presente anche il problema di occupazione dei marciapiedi da parte di alcuni commercianti, quindi attendiamo ancora un po’, nel frattempo vedremo quale sarà l’azione dei vigili urbani, ma bisogna anche capire che il personale nel settore è ridotto all’osso e non ci sono soldi per assumerne altri, però quelli che ci sono devono fare il loro dovere e mi sembra che lo stanno facendo.

Quali benefici porterà il nuovo Puc (Piano urbanistico comunale ex piano regolatore) ai cittadini qualianesi e come verranno assegnati i circa mille vani previsti?
Ci saranno dei vani da costruire e saranno assegnati a coloro che hanno piccoli lotti nel limite del possibile. Posso assicurare che non saranno assegnati ai soliti “palazzinari”. Ma il piano porterà ai cittadini qualianesi una serie di servizi a partire dall’istituzione di zone artigianali sulla circumvallazione esterna, gia approvata con un contributo regionale di un milione di euro. Abbiamo chiesto che le zone “F” vengano trasformate da imprenditoria pubblica ad imprenditoria privata, per la costruzione di piscine, ristoranti, impianti turistici, ma anche strutture ricreative per i giovani. Vogliamo che Qualiano diventi un punto di collegamento importante tra il mare e la città, un centro turistico che offre anche servizi e non sia solo un dormitorio. Il piano creerà lavoro e sviluppo. Tutti si aspettavano qualcosa di più per quanto riguarda l’edilizia privata, ma è bene che sappiano che la “mutilazione del piano” è partita dalla Provincia, dopo aver valutato il progetto presentato dalla precedente amministrazione, che prevedeva l’edificazione della quasi totalità del territorio comunale.

Qualche giorno fa l’assessore Giocondo ha dichiarato che il centro commerciale di Giugliano sulla circumvallazione esterna non ha tutte le carte in regola e che utilizza gli impianti di acqua e fogne del comune di Qualiano. Quali provvedimenti sono stati adottati in merito?
Purtroppo sembra proprio così, il centro commerciale potrebbe non avere tutte le autorizzazioni e sta tuttora utilizzando le fognature e gli approvvigionamenti idrici dal nostro comune, credo, grazie ad un accordo attuato dalla precedente amministrazione. Da parte nostra stiamo ancora valutando i provvedimenti da adottare, posso solo dire che andremo avanti fino in fondo. Il centro commerciale ha causato ai qualianesi gia troppi danni, a partire dal commercio, per finire alla viabilità che è diventata impossibile sulla circumvallazione esterna. Sicuramente c’è qualcosa non và.

E’ vero che a Qualiano sarà privatizzata la fornitura idrica?
La definizione non è proprio corretta, il termine più adatto è «gestita», ma in effetti ereditiamo dalla precedente amministrazione una situazione anomala in riferimento alla fornitura idrica. Fino ad oggi il comune faceva parte dell’Ato (ambito territoriale ottimale) e la gestione degli approvvigionamenti idrici era affidata alla società Eniacqua, con quest’ultima il comune ha un debito pari a sette milioni di euro. La precedente amministrazione ha acquistato il tre percento delle azioni di Acquedotti Spa insieme ad altri tre comuni con i quali si è consorziata. Non possiamo quindi continuare ad avere rapporti con Eniacqua e il consorzio Acquedotti Spa contemporaneamente. Metteremo fine, dunque, alla convenzione con Eniacqua e ci avvarremo della gestione della fornitura idrica da parte di Acquedotti Spa. Il comune deve scegliere e non mi sembra che abbiamo altra scelta, d’altronde la legge ce lo impone.

Quando sarà attivato il serbatoio dell’acqua costruito gia da diversi anni in zona San Francesco?
Anche questo passerà di competenza del consorzio Acquedotti Spa, non posso dire con precisione quando sarà attivato, ci sono alcuni problemi di natura tecnica che devono essere risolti. Il comune resta il proprietario della rete idrica, ma la gestione della rete sarà di competenza del consorzio.

Quando partirà la raccolta differenziata?

Il comune di Qualiano è stato il primo comune dell’hinterland a nord di Napoli a partire con la differenziata. Abbiamo firmato il contratto con il Bacino Na1 circa tre mesi fa, ed è gia operativa la raccolta dei cartoni. Sono state installate anche le campane per la raccolta del vetro e della plastica ed a breve sarà operativa anche quella della differenziazione dei rifiuti solidi urbani. Non abbiamo ancora pubblicizzato quest’ultimo tipo di raccolta perché stiamo ultimando il regolamento che descrive le modalità di deposito e ritiro dei rifiuti, ma presto partirà la campagna di sensibilizzazione.

Ha collaborato
IOLANDA STELLA CORRADINO

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