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lunedì, Maggio 20, 2024
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PRIMA ALLA PARTITA, POI IN POSTA PER…UNA RAPINA. 3 GIUGLIANESI IN MANETTE A VERONA

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– A dare l’allarme un testimone oculare che ha allertato il «112» con il cellulare, i carabinieri hanno fatto irruzione

Per l’ufficio postale di via Negrelli sarebbe stato il colpo numero 17 in 20 anni I tre malviventi erano venuti da Napoli per assistere alla partita con il Verona

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Presi con le mani nel sacco nel bel mezzo di una rapina. E sfatato il sospetto che il numero 17 porti male. Non è così, almeno per i carabinieri. Non altrettanto per i tre rapinatori che sono invece finiti in manette.
Quello di ieri, all’ufficio postale di via Negrelli, in zona stadio, sarebbe stato infatti il diciassettesimo colpo, in meno di vent’anni. E secondo la statistica della veterana dell’ufficio, i rapinatori nell’arco degli anni hanno raggiunto anche un record: quattro rapine in 365 giorni. Una media da sfiancare i nervi a chiunque lavori in quella sede.
Erano circa le 8.15 quando i tre napoletani Luigi Ciccarelli, 29 anni, barman, residente in corso Campano; il cugino Vincenzo, suo coetaneo, imbianchino di professione, residente in vicolo Mariano e l’amico Carmine Fontanella, 26 anni, residente in via Libero Sovio, tutti di Giugliano, in provincia di Napoli si sono messi in azione.
Due sono entrati nell’ufficio postale, che aveva la serranda ancora mezzo abbassata poiché i quattro dipendenti erano all’interno a preparare il banco per ricevere gli utenti. Un terzo era all’esterno.
Non appena i due rapinatori sono entrati, un impiegato ha fatto a tempo a far scattare l’allarme al «113». Contemporaneamente un testimone oculare ha chiamato il «112» con il cellulare.
Fuori dall’ufficio postale c’erano inoltre due ragazzini che attendevano l’apertura di una cartoleria. I giovani si sono insospettiti nel vedere un uomo davanti all’istituto, vicino a una Fiat Uno verde con il motore acceso.
La loro intuizione è stata avvertita dal «palo», che li ha costretti a entrare, spintonandoli a loro volta nell’istituto postale e li ha chiusi in bagno assieme agli impiegati.
Quando è arrivata la prima pattuglia di carabinieri, un militare è sceso dall’auto e con le dovute cautele s’è avvicinato all’ingresso dell’ufficio. Ma uno dei rapinatori, fingendosi impiegato, s’è avvicinato all’uscio dichiarando che s’era trattato di un falso allarme, che tutto era a posto.
Il militare non ha creduto alla storia e ha intimato a tutti di uscire dalla posta. È stato a quel punto che i malviventi hanno reagito e hanno preso in ostaggio un dipendente postale puntandogli una pistola alla testa. Un carabiniere ha allora esploso un colpo in aria e un collega ha fatto irruzione, buttando giù il vetro della porta. I carabinieri, dopo una breve colluttazione, hanno immobilizzato i tre malviventi e scoperto che la pistola era giocattolo.
Sul posto ormai s’era formato un consistente gruppo di persone. I tre arrestati sono stati portati in cella di sicurezza al comando provinciale di via Salvo D’Acquisto. Ai militari i tre, che hanno precedenti per rapina, hanno raccontato di essere venuti a Verona sulla Yaris che appartiene alla moglie di Fontanella per assistere alla partita Verona-Napoli di domenica e poi di aver deciso di fare una rapina perché avevano terminato i soldi.
L’altra sera hanno rubato la Fiat Uno in zona San Massimo e ieri mattina hanno messo a segno il colpo che avrebbe fruttato loro 25 mila euro.
Dagli impiegati, i rapinatori si sono fatti consegnare persino il sacchetto tipo quelli usati dai portavalori , per metterci i soldi. Se la rapina fosse filata via liscia, a circa 500 metri da via Negrelli, i tre avrebbero abbandonato l’automobile rubata per trasbordare su quella «pulita» e sarebbero tornati nel Napoletano.
Dopo le formalità, i tre rapinatori sono stati trasferiti nel carcere di Montorio, dove nelle prossime 48 ore saranno interrogati. Tutti e tre debbono rispondere di rapina a mano armata e sequestro di persona. Ieri mattina, il colonnello Luigi Foglia, il capitano Ubaldo del Monaco, assieme al tenente Salvatore Gueli e ai militari che hanno operato l’arresto hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare nei dettagli l’operazione che ha stroncato la rapina.

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