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venerdì, Aprile 26, 2024
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CALCIO, SERIC C2. ANCORA UNA SCONFITTA PER IL GIUGLIANO: 3-0 PER IL RIETI

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Dopo la sconfitta interna di due settimane fa, subita contro il Poggibonsi nello scontro diretto per evitare l’ultima posizione, puntuale è arrivata pure la sconfitta esterna di domenica scorsa contro la penultima classificata Rieti. Ne consegue che ora inizia a farsi quasi drammatica l’ipotetica rincorsa verso la salvezza per la squadra di Porta, tanto più che a completare un trittico davvero terribile domenica prossima ci sarà un altro scontro diretto contro il Bellaria, che si giocherà al nuovo De Cristofaro sicuramente davanti a pochi ed arrabbiatissimi sostenitori gialloblu. Poggibonsi, Rieti e Bellaria sono tutte a quota diciotto punti in classifica, mentre il Giugliano è fermo a quattordici, ecco così che il destino beffardo sembra quasi disegnare a soli quattro punti un ipotetico muro, alto più di quello che sembra, oltre il quale ancora oggi appare possibile come un miraggio il Purgatorio, raffigurato sotto forma di play out. Ma che il Giugliano invece si limita a guardare da laggiù, relegato nell’Inferno di quella che significa invece con l’ultimo posto retrocessione diretta, senza appelli e senza attenuanti. Solo quattro punti, ma senza più cartucce da poter sparare, senza fuoco nuovo dato da giocatori nuovi da poter usare, senza più armi ne bianche ne nere da poter adoperare, e senza più la voglia di volerci provare. E’ come se quei punti oggi, invece che quattro, fossero quaranta. Che è poi pure la quota salvezza che il Giugliano di oggi difficilmente mai raggiungerà. Lo zero a tre subito a Rieti non è stato solo sconfortante, ma per come è maturato appare quasi umiliante, per una truppa di giovani e per la maggior parte inesperti giocatori, che avevano dalla loro una sola arma da poter usare, e che invece hanno tenuto nel fodero. La grinta, la determinazione, il correre in campo fino allo stremo per ridurre il gap dalle altre squadre meglio attrezzate. E tutto questo quelli del Giugliano non lo fanno più da tempo, quasi rassegnati al loro triste destino. Lo si capisce dalle parole di mister Porta, che invita ancora una volta i suoi a non mollare, a non arrendersi, ma senza ricevere risposta: “purtroppo pure con il Rieti siamo stati penalizzati dalle ennesime disattenzioni difensive. Abbiamo commesso delle ingenuità, e le abbiamo pagate care. Avevamo preparato bene la gara –continua Porta- e ad un certo punto credevo che il pareggio fosse cosa fatta, ma abbiamo sbagliato sul primo goal come sugli altri due, e là sono finite le nostre speranze di tornare a casa almeno con un punto. Comunque insisto a dire che l’ultimo posto può essere ancora evitato, ma dobbiamo crescere in fretta, o magari trovare qualcuno che ci aiuti”. In poche parole servono rinforzi. “la società sta cercando di fare qualcosa, sono fiducioso”. La fotografia della situazione attuale è però un presidente dimissionario, una società che ferita dalla contestazione dei tifosi e dalla promessa di aiuti economici disattesa dall’amministrazione cittadina, ha mollato, si è detta fuori, non più disponibile a fare calcio a Giugliano, dopo un decennio comunque ricco di soddisfazioni. Dunque con queste premesse la retrocessione si sta materializzando davvero, servirebbe un miracolo, dove la partita con il Bellaria diventasse la svolta per la riscossa, e non invece un’altra tappa di una lunga Via Crucis iniziata a giugno dell’anno scorso, o forse prima. Quando ancora era viva l’illusione della C1, mai centrata neppure con una squadra che oggi apparirebbe eccezionale. Ma questa è un’altra storia, che appartiene al libro dei ricordi, che bisognerebbe non rinvangare più, per lenire la sofferenza di vedere il Giugliano così in basso, come non accadeva da oltre dieci anni.

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