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sabato, Aprile 27, 2024
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«Ammazzato perchè vicino a Nunzio di Lauro». I pentiti fanno luce sull’omicidio dello Scissionista a Melito

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Due collaboratori di giustizia hanno raccontato per filo e per segno trentacinque di quei tragici delitti della faida di Scampia. Ecco lo stralcio dei verbali di Pasquale Riccio, ex degli Abbinante da tempo pentito ma adesso quei verbali sono senza parti omissante.
Tra gli omicidi ricostruiti c’è anche quello di
Davide Chiarolanza 31 marzo 2005.«Esecutore fu Luigi Barretta e la macchina con la quale giunse il killer sul posto, Antonio Caiazza. La vittima era molto vicina a Nunzio Di Lauro e per questo omicidio è stata uccisa. La sua morte venne decisa da Cesare Pagano. Luigi Barretta era un soggetto molto pericoloso e per questo fu ucciso». Questa la ricostruzione dell’omicidio commesso il 31 marzo del 2005. Davide Chiarolanza fu uno degli ultimi uomini ammazzati ad essere associati alla guerra di camorra che sancì la nascita del clan Amato-Pagano e la fine dell’egemonia dei Di Lauro sull’area nord di Napoli e sulle vicine città di Melito e Mugnano.

Chiarolanza si trovava in via Michelangelo (centralissima traversa di via Roma) a Melito, quando riconobbe probabilmente i sicari. Cercò riparo all’interno della sua Smart ma fu raggiunto e colpito alle spalle. I killer non volevano fallire e si avvicinarono, dando il cosiddetto colpo di grazia alla testa.

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