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FUMO: BIMBA ELEMENTARI A SINDACO NAPOLI,STOP A FUMO IN BAGNO

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(ANSA) – NAPOLI, 12 NOV – “Vorrei che non si fumasse più nei bagni della scuola”: l’appello, imbarazzante per i presenti ma quanto mai opportuno, è stato rivolto questa mattina da una bambina della scuola elementare ‘Amedeo Maiuri’ di Napoli al sindaco Iervolino nel corso di una visita del primo cittadino. A pochi giorni dalla dichiarazione del Capo dello Stato a favore delle legge antifumo, una bambina ha così raccolto quell’appello ma, nello stesso tempo, ha portato sotto gli occhi di tutti una realtà spesso nascosta: anche nelle scuole elementari si fuma. Ed è una consuetudine tanto diffusa da essere inserita nel discorso di presentazione della candidatura a presidente del consiglio circoscrizionale junior del quartiere Arenella, nella zona collinare della città. Un’iniziativa voluta dalla circoscrizione per coinvolgere i più piccoli nella vita delle istituzioni. Proprio questa mattina era prevista la presentazione della candidatura alla carica per la quale si erano fatti avanti quattro bambini. I piccoli aspiranti presidenti, con tanto di discorsetto scritto su un foglio, hanno presentato le loro istanze al sindaco di Napoli Rosa Iervolino ed al presidente del consiglio comunale. Poi è arrivata lei, una bella bambina con i capelli castani sciolti sulle spalle, lo sguardo vispo e senza grembiulino. Il suo intervento non era previsto ma lei ha voluto comunque dire la sua. Così è salita sul palchetto e, ‘a braccio’, ha parlato con voce sicura, senza tentennamenti. Il suo è stato un discorso diretto, tanto da gettare la sala nell’ imbarazzo generale che soltanto i suoi giovanissimi compagni hanno sciolto con un lungo applauso. “Vorrei che non si fumasse più nei bagni della scuola” ha detto semplicemente, chiedendo anche un istituto “più pulito e più sicuro”. Due frasi soltanto all’apparenza semplici, ma che dimostrano da parte di questa bambina una forte consapevolezza per quanto le accade intorno. L’appello del Presidente Ciampi, innanzitutto, che non le è passato inosservato. E un monito a chi deve fare in modo che l’istruzione non si trasformi in tragedia, come è successo per i 26 piccoli di San Giuliano di Puglia. Chissà se lei, mentre diceva quelle cose, ha pensato ai suoi compagni che non ci sono più, intrappolati sotto un cumulo di macerie. “E’ stata una cosa spontanea – ha raccontato il presidente della circoscrizione Arenella Antonio Patruno – la piccola ha sollevato un problema importante che anni fa non sarebbe stato evidenziato. Si rivolgeva ai suoi compagni. E pensare che ci sono dei bambini che alle elementari già fumano: è un problema importante che dovremo risolvere”. “Non c’ è dubbio che qualcosa si debba fare anche nelle istituzioni per sensibilizzare la lotta al fumo – ha detto il sindaco Iervolino – questa denuncia è in ogni caso la dimostrazione della vadilità del sistema proposto (consigli circoscrizionali junior ndr.) perché è stata posta una verità”. “Queste iniziative – ha aggiunto Patruno – servono proprio a far aprire i ragazzi e ad aiutarli a dialogare con le istituzioni che troppo spesso non sono capaci ad ascoltare”. YYD-GUI
12/11/2002 17:36

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