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Marano, salta la vendita del liceo «Segrè»

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MARANO – È una scelta clamorosa che ha già suscitato polemiche e destinata a lasciare un’ulteriore scia di veleni tra i soggetti coinvolti. La vendita del liceo scientifico di Marano «Emilio Segrè» di Via Falcone è saltata: l’accordo tra Provincia e Comune di Marano sembrava cosa fatta, invece, ora, pare che sia saltato definitivamente, a meno d’improbabili colpi di scena.
Il 30 ottobre scorso, il consiglio comunale di Marano aveva ratificato una delibera in cui si procedeva alla vendita dell’edificio scolastico all’ente provinciale; a questo punto mancavano solo la discussione finale della giunta, presieduta da Lamberti, e la definitiva approvazione del consiglio provinciale. La vendita della scuola sembrava scontata. Entrambi gli Enti avevano interessi economici da salvaguardare: la Provincia, da un lato dispone di un corposo capitolo di bilancio destinato agli investimenti in strutture sul territorio (circa 80 milioni d’euro) e dall’altro ha la necessità di ridurre le spese mensili per il fitto (circa 15 mila euro), mentre il comune di Marano vive, da tempo, in una condizione di precario equilibrio finanziario. Il «Segrè» è stato valutato 4.550.000 euro, mentre il disavanzo di gestione dell’anno corrente è pari a 4.158.000 euro, quindi la vendita della scuola alla Provincia sarebbe stata sufficiente per coprire i debiti ed evitare il dissesto. Mercoledì sera, invece, l’improvviso stop da parte della Provincia che ha deciso di bloccare la transazione.
Il sindaco di Marano, Mauro Bertini, ha usato toni durissimi per chi ha seguito la vicenda a livello provinciale, lanciando accuse al vetriolo contro alcuni consiglieri provinciali che sostengono la maggioranza di Lamberti: «Qualcuno aveva pensato di potermi ricattare, sostenendo che la vendita della scuola fosse fondamentale per evitare il dissesto e, in cambio del ”favore fatto a livello provinciale”, chiedeva visibilità nell’attuale giunta di Marano; invece – continua Bertini – abbiamo concordato, con il nuovo ragioniere capo, di finanziare il debito fuori bilancio con un mutuo, svincolando la solidità finanziaria del comune dalla vendita del Segrè alla Provincia».
Dalla Provincia fanno sapere che non tutto è compromesso e che sono sorti problemi di carattere burocratico: «È raro che la Provincia proceda con l’acquisizione di un istituto che appartiene ad un comune, e per questa ragione ci sono dei tentennamenti – dichiara Corrado Gabriele, assessore al lavoro alla Provincia e capogruppo consiliare di rifondazione a Marano -. Inoltre, c’è un ostruzionismo da parte di Ds e Udeur, perché vorrebbero che questa soluzione fosse adottata anche in altri comuni in difficoltà». A questo punto si aprono nuovi scenari possibili per la questione- Segrè: la struttura che ora ospita il liceo scientifico era stata destinata, inizialmente, ad una scuola elementare, quindi, è probabile che la Provincia costruisca sul territorio maranese un nuovo edificio scolastico da destinare all’attuale Segrè, in modo da liberare la struttura ideale per impiantarci una scuola elementare.



AMEDEO PUGLIESE – Il Mattino 23 novembre 2002

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