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giovedì, Maggio 2, 2024
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A Caivano la camorra faceva affari anche sul maltempo: “Qua si passano i guai…”

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L’ennesimo pretesto criminale sarebbe stato dato dal nubifragio dell’agosto del 2022 quando il comune napoletano venne colpito dal maltempo. Quindi sarebbe bastato poco per trasformare gli effetti dell’allerta meteo in un’estorsione condotta contro un’impresa edile, la stessa che, però, avrebbe anche ricevuto incarichi pubblici dal sistema politico-camorristico di Caivano.

Per un affidamento sospetto da 97mila euro, utile alla messa in sicurezza dei siti comunali e al ripristino dei luoghi, la Procura di Napoli ha indagato i vertici del clan Angelino, l’ex assessore Carmine Peluso e il tecnico Martino Pezzella.

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IL SISTEMA

Il sistema criminale sarebbe emerso grazie alle parole intercettate dell’ex membro della giunta: Peluso avrebbe indicato al dirigente Vincenzo Zampella la ditta a cui affidare i lavori attraverso procedure dirette o negoziate. Il rappresentante della società incaricata in cambio dell’appalto avrebbe pagato una tangente al pubblico ufficiale.

Successivamente all’affidamento l’ex assessore avrebbe informato sistematicamente i capi del clan Angelino in merito ai nomi delle ditte aggiudicatarie e della relativa somma dei lavori affidati, così da permettere ai camorristi di incassare le estorsioni.

POLITICI SUI CANTIERI

Spesso erano gli stessi amministratori, come Peluso, ad andare personalmente sui cantieri per intimare i pagamenti delle tangenti. Inoltre Pezzella avrebbe favorito i contatti tra i politici e gli altri affiliati tentando di evitare contatti diretti. Singolare è anche il fatto che la determina relativa all’incarico alla ditta sarebbe stata trasmessa, tramite Whatsapp, da Peluso a Pezzella, in modo da evitare contatti diretti, il quale poi la girava al ras della cosca Massimo Volpicelli.

L’INTERCETTAZIONE

Dalle intercettazioni disposte dalla Procura emergerebbe che Vincenzo Celiento, amministratore di fatto della ditta Clm Costmzioni srl, sarebbe stato avvicinato dal clan Angelino e costretto a pagare un pizzo da 10mila euro.

Costante sarebbe stato il ruolo di “messaggero” di Pezzella il quale avrebbe dato a Giovanni Cipolletti la delibera di aggiudicazione dei lavori, estromettendo Peluso dal passaggio. Parallelamente l’ex componente della giunta di Caivano avrebbe dato ai due uomini di fiducia del boss le informazioni riguardanti l’affidamento e l’importo.

Non lascerebbe spazio ai dubbi la conversazione captata tra Peluso e una donna «Ho detto Mimmù io non solo ti faccio lavorare poi devo passare questo poco ….. “Mimmù” qua se ci vede qualcuno, a te ti sciolgono ti mandano a casa, ti arrestano io a me, l’amministrazione e la sciolgono associazione camorristica a questi li arrestano a tutti quanti. Guagliù ma voi vi foste scemoniti , qua stiamo a fare le stronza …. Mimmù tu sei andato a prendere i soldi a casa, hai dato i soldi a questo in mia presenza. Mimmù qua si passano i guai” …. “ma veramente … ma poi tutti quanti, cioè è venuto “o’mast”, i due “guagliuni stretti” ( fidati ndr) e il suo autista sua, ma tu hai capito chi ci sta qui dentro?, imprenditore e politica, cioè proprio il fiore all’occhiello, proprio un servizio…».

I NOMI DEI SOGGETTI COINVOLTI

Nuova ordinanza di misura cautelare in carcere per Giovanbattista Alibrico; Raffaele Bervicato, dell’omonima famiglia criminale e ritenuto luogotenente del clan Gallo-Angelino; Armando Falco, segretario cittadino di Italia Viva, nipote dell’ex sindaco Enzo Falco; Domenico Galdiero; Raffaele Lionelli; Martino Pezzella, tecnico comunale; Vincenzo Zampella, dirigente comunale; Carmine Peluso, ex assessore ai Lavori pubblici.

Provvedimento anche Antonio Angelino, alias tibiuccio, boss in carcere da luglio, Gaetano Angelino, Giovanni Cipolletti e Massimo Volpicelli. Raggiunti da ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari gli imprenditori Angelo Natale, Domenico Amico, Giuseppe Bernardo (ex consigliere comunale), Vincenzo Celiento, Domenico Della Gatta e Antonio D’Ambrosio. Indagati a piede libero Michela Amico, di Gricignano d’Aversa, Domenico Celiento, Teresa Peluso, Francesco Peluso, detto Mangano, e Arcangelo Della Rocca, ex assessore comunale.

 

 

 

 

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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