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giovedì, Maggio 2, 2024
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Accrediti del bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza di febbraio, le date possibili

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Alcuni percettori del Reddito di cittadinanza non hanno ricevuto ancora il bonus 150 euro né a novembre 2022 e né a gennaio 2023. Probabilmente a causa di ritardi e rinvii da parte dell’Inps. Dunque così come riporta Skytg24, i mancati percettori dell’indennità sarebbero stati avvisati, tramite una circolare dell’INPS, che la somma potrebbe essere erogata nel corso dell’attuale mese di febbraio 2023. Quindi gli accrediti potrebbero arrivare il 15 e il 27 febbraio, cioè nelle date solite .

I beneficiari del Reddito di cittadinanza devono avere almeno un componente percettore di alcuni trattamenti pensionistici, assegni sociali e assegni di invalidità sono esclusi dall’indennità dei 150 euro. I destinatari riusciranno a ricevere la somma direttamente tramite la stessa carta Rdc, senza inviare alcuna domanda.

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Un altro requisito per il riconoscimento del bonus è aver un reddito personale assoggettabile ad Irpef, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per l’anno 2021 a 20.000 euro. Inoltre, sarà possibile consultare l’app “My Inps” e controllare nella sezione “Indennità una tantum”.

“Reddito di Cittadinanza richiesto dall’Europa”, parla il presidente dell’Inps

Dobbiamo fare di tutto per far emergere il nero e aumentare l’occupazione, soprattutto al Sud. La sostenibilità di un ente previdenziale si regge sul lavoro e sul mercato del lavoro. Tanto più riusciamo ad aumentare i tassi di occupazione, tanto più sostenibili diventano le pensioni di oggi e di domani“. Questo dichiara il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, in un’intervista alla testata online Bee Magazine del Gruppo The Skill.  “Oggi il nostro rapporto tra lavoratori e pensionati è di 1 pensionato per ogni 1,4 lavoratori; in futuro, se si conferma il trend demografico, il rapporto scenderà nel 2050 a 1 a 1”, avverte il presidente dell’Inps spiegando come sia necessario “fare di tutto per invertire questo andamento demografico”.

“REDDITO DI CITTADINANZA MISURA CHIESTA DALL’UNIONE EUROPEA”

“La questione meridionale – sottolinea – è il grande problema del Paese. La grande priorità di ogni governo dovrebbe essere questa perché se riusciamo a risolvere la questione meridionale, e i suoi tassi di occupazione e sviluppo più bassi rispetto al Nord, avremmo un altro Paese che statisticamente avrebbe dati di crescita molto migliori di quelli attuali”. Parlando poi del reddito di cittadinanza Tridico ha spiegato che si tratta di una “misura ‘compliant’ e coerente con le richieste dell’Unione europea” ed “è incontrovertibile – sottolinea il presidente dell’Inps nell’intervista – come sia stato uno straordinario strumento di sostegno ai redditi e di contrasto alla povertà, soprattutto in un periodo gravissimo come quello della pandemia”.

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