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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Alessia Pifferi: “E’ vero, ho avuto rapporti sessuali in casa in cambio di soldi”

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“Nessun abuso sessuale è avvenuto dinanzi alla bambina”. Questo quanto categoricamente affermato da Alessia Pifferi, madre della piccola Diana, morta di stenti lo scorso luglio dopo che proprio la madre l’aveva abbandonata nel proprio appartamento per cinque giorni. A far nascere il sospetto era stato uno scambio di messaggi avvenuto a marzo con un 56enne conosciuto sull’app di incontri Tinder, che le aveva scritto: “voglio baciare anche Diana”, vedendosi rispondere dalla donna “lo farai”. Pifferi sostiene inoltre che la piccola non ha mai subito alcun rapporto sessuale.

ALESSIA PIFFERI:”NESSUN RAPPORTO SESSUALE CON L’UOMO”

Relazione con il 56enne che, a detta di Alessia Pifferi, sarebbe durata soltanto un paio di giorni e senza rapporti sessuali. L’uomo avrebbe infatti pranzato a casa di lei e, subito dopo, i due sarebbero scesi per andare a passeggiare all’idroscalo. Ha ammesso, però, di aver avuto in passato svariati rapporti sessuali con altri uomini, in cambio di regali ma anche di denaro.

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ALESSIA PIFFERI:”LA MIA BAMBINA MI MANCA TANTISSIMO”

La trasmissione “Quarto Grado”, in onda ogni venerdì sera su Rete Quattro, ha inoltre svelato delle lettere scritte dal carcere da parte di Alessia Pifferi, dalle quali si possono leggere alcuni estratti: “La mia bambina mi manca tantissimo. Mi manca prendermi cura di me stessa, esteticamente e fisicamente, mi manca anche la mia casa e i miei vestiti. Mi manca cucinare, pulire e il ballo. Sono sempre stata una ragazza attiva, solare, dolce e seria soprattutto, ma da quando mi trovo in carcere per la perdita di mia figlia Diana mi sento sempre più giù. E più vado avanti e più è peggio. Con Diana avevo un rapporto bellissimo, era la luce della mia vita, il mio tutto. Per me non è mai stata un intralcio, né un ostacolo nella mia vita”.

BENZODIAZEPINE NEL CORPO DELLA PICCOLA DIANA

Risultano tracce di benzodiapezine nel corpo della piccola Diana, come emerge dagli esami tossicologici. Il che spiega perché, nei cinque giorni senza la madre, nessuno l’aveva sentita piangere. Tuttavia, non è stato il farmaco sopracitato ad aver causato la morte della piccola, che secondo i medici legali, è sopraggiunta per disidratazione. Anche se per la relazione finale bisognerà attendere ancora qualche giorno. Si attendono anche i risultati dell’incidente probatorio richiesto dalla difesa, che analizzerà i reperti sequestrati, tra cui il biberon della bimba e il flacone di En, un ansiolitico trovato non lontano dal letto su cui era stata abbandonata Diana.

 

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