Ciro Bianco, il papà di Alessio, è in lacrime davanti all’ospedale Vecchio Pellegrini attendendo notizie sullo stato di salute del ragazzo. “Mio figlio ha sempre lavorato, da quando era piccolo. Prima in una salumeria”. “Dopo l’emergenza Covid avesse perso il posto non si era arreso. Da due anni infatti lavora come aiuto pizzaiolo in un ristorante di piazza San Gaetano”. Ciro poi ci tiene a dire: “Alessio non ha mai avuto problemi con la giustizia, né droga, né altro di altra natura”.
A logorare è anche il non sapere cosa sia successo la scorsa notte. Non so nulla di quanto accaduto. Alessio era tornato dal lavoro ieri sera ed era uscito poco dopo. Sì è concesso una serata libera perché questa mattina non aveva il turno a lavoro”. La telefonata nel cuore della notte ha gelato il sangue. “Attorno alle le 2 ci hanno chiamato per dirci che era stato ricoverato in ospedale perché ferito.. Ora spero solo che possa rimettersi presto”.
LE INDAGINI SULL’AGGUATO
Potrebbe essere un raid legato a fatti di mala il ferimento avvenuto la scorsa notte in via Santa Chiara, angolo Banchi nuovi. A rimanere feriti infatti il 22enne Nunzio Saltalamacchia e l’amico, Alessio Bianco di 25 anni. Saltalamacchia è il nipote di Eduardo indicato come boss dell’omonimo gruppo della Pignasecca; il giovane è anche cugino di Luigi Caiafa, il ragazzo ucciso dopo aver puntato una pistola contro un poliziotto durante una rapina in via Duomo.
Secondo una prima ricostruzione, i due sarebbero stati avvicinati da una persona a piedi che avrebbe esploso al loro indirizzo diversi colpi. Il più giovane dei due, Saltalamacchia appunto, è stato colpito alla gamba sinistra, peggio invece è andata a Bianco colpito al basso ventre e attualmente in pericolo di vita. I due sono stati subito trasportati all’ospedale Vecchio Pellegrini.
Sull’episodio indagano gli uomini della squadra mobile