Da una parte l’indignazione del centrodestra, dall’altra il silenzio assordante della sinistra, presente sul caso Imane Khelif solo con l’ex presidente della Camera Laura Boldrini: potrebbe essere riassunta così la reazione della politica italiana a poche ore dall’abbandono del ring da parte di Angela Carini, che ne ha di fatto provocato l’eliminazione dagli ottavi di finale dei campionati di boxe alle Olimpiadi di Parigi. Di seguito alcune reazioni iniziando dalla premier Giorgia Meloni.
Giorgia Meloni, presidente del Consiglio
“Mi dispiace ancora di più mi ero emozionata ieri quando ha scritto ‘combatterò’ perché in queste cose sicuramente conta anche la dedizione, la testa, il carattere. Però poi conta anche poter competere ad armi pari. E dal mio punto di vista non era una gara pari. È un fatto che con i livelli di testosterone presenti nel sangue dell’atleta algerina la gara in partenza non sembra equa. C’erano anche profili legati alla sicurezza e penso anche che dobbiamo fare attenzione, nel tentativo di non discriminare, a discriminare. Io sono anni che tento di spiegare che alcune tesi, portate all’estremo, rischiano di impattare sui diritti delle donne. Io penso che atleti che hanno caratteristiche genetiche maschili non debbano essere ammesse alle gare femminili ma non perché si voglia discriminare qualcuno ma per tutelare il diritto delle atlete di poter competere ad armi pari”.
Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia
“Tutta la nostra solidarietà ad Angela Carini, vittima di un’ideologia che colpisce lei e con lei tutte le donne. Oggi è una pagina nera per le donne, è una pagina nera per lo sport, e anche per la verità. Una verità che ancora questa mattina in tanti hanno provato a mascherare, affermando che Imane Khelif sarebbe ‘sempre stata donna’, in quanto ‘intersex’”, ha scritto su Facebook la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella.
Tommaso Foti, capogruppo Camera, Fdi
“Quello andato in scena sul ring delle Olimpiadi di Parigi è molto più di un incontro di boxe impari, che ha visto comunque la vittoria morale dell’azzurra Angela Carini. L’eventuale tragedia evitata per i colpi inferti all’italiana dall’atleta algerina iperandrogina – ha sottolineato il capogruppo alla Camera di FdI, Tommaso Foti – richiama la scelta fatta nel 2021 dal Comitato Olimpico Internazionale di adottare il nuovo regolamento che arriva a non considerare le profonde differenze genetiche e fisiche tra atlete. Come Fratelli d’Italia, nel 2022 abbiamo provato a segnalare le possibili conseguenze di questa scelta di cui la nostra atleta oggi poteva rimanere vittima. Garantire la sicurezza di ogni sportiva non significa certamente discriminare qualcuno, mettere a rischio la salute degli sportivi in nome di un’ideologia forzatamente egualitaria è semplicemente folle”.
Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo Camera, Fdi
“Si è avverata la profezia di Carlo Verdone nel film In viaggio con papà, quando diceva ‘N’omo, na donna, n’omo, na donna’. Le peggiori Olimpiadi della storia”.
Laura Boldrini, deputata Pd
“Se il Comitato olimpico internazionale ha detto che sono stati rispettati i criteri di ammissione, basterebbe questo per porre fine a ogni polemica. Ma se non bastasse c’è stato anche il Coni, Malagò il presidente, che è intervenuto e anche lui ha detto chiaramente che sono state fatte tutte le verifiche, sia ormonali che scientifiche. Come lei ha giustamente ricordato, Iman Kelif non è un transgender perché su questo si è animata tutta questa polemica basata su una fake news proprio per alimentare odio verso una comunità. Questa donna è nata donna fin dalla nascita, è registrata tale in un paese all’Algeria dove non si può fare la rettifica del nome, quindi sono state inventate fake news con l’unico scopo di, diciamo, creare, rinsaldare il pregiudizio e creare odio verso una comunità”.
Augusta Montaruli, vicecapogruppo Camera, Fdi
“Siamo orgogliosi di Angela Carini, un esempio per tutti noi. E se anche fosse vero, come sostiene qualche associazione, che non si combatte solo con i muscoli, oggi è proprio l’atleta azzurra a vincere sul ring”.
Federico Mollicone, presidente della Commissione Sport Camera
“Sul ring di Carini e Khelif non c’era spirito olimpico, ma l’ideologia woke. È stata dimostrata la superiorità muscolare dell’atleta algerina, come già mostrato da numerose testimonianze. Bene ha fatto l’atleta italiana a ritirarsi. Auspichiamo la protesta formale del Coni a difesa dello spirito olimpico”, ha detto il presidente della Commissione Sport della Camera Federico Mollicone.
Matteo Salvini, Vicepremier, Lega
“‘Picchia troppo forte, non è giusto’. La nostra Angela Carini si ritira subito contro Imane Khelif, prima di scoppiare in lacrime. Una scena davvero poco olimpica. Un abbraccio ad Angela, forza!”.
Gasparri, presidente Forza Italia Senato
“Solidarietà totale ad Angela Carini. E profondo biasimo a chi non effettua i controlli dovuti. Forte auspicio che le autorità sportive italiane facciano luce su una vicenda inquietante. Forse per qualcuno la cerimonia di apertura continua ancora. Ci siamo capiti”.


