Nella tarda serata di ieri un 34enne originario del Burkina Faso è stato portato in ospedale, a Giugliano, per una ferita alla coscia destra. Colpito verosimilmente con un’arma da taglio, lo straniero non ha fornito alcuna indicazione ai carabinieri che indagano sull’episodio.
Il fatto, secondo gli investigatori, sarebbe verosimilmente accaduto nel comune di Melito, ma sono in corso accertamenti dei Carabinieri della tenenza di Melito per chiarire gli aspetti della vicenda. La vittima, nonostante la ferita, non è in pericolo di vita.
Melito. Vincenzo Nappi ammazzato davanti ai clienti del ristorante, era già stato condannato a morte dal clan – articolo del 23/01/23
Pochi minuti fa i carabinieri della
compagnia di Marano sono intervenuti nel ristorante
Gaetano e Teresa a Melito, tra vico Rossi e via Lavinaio. Un 57enne già noto alle forze dell’ordine è stato ferito e ucciso da colpi d’arma da fuoco. La vittima è stata identificata in
Vincenzo Nappi, ritenuto dagli inquirenti legato al clan Amato-Pagano. I killer sono entrati in azione verso le 12:30. Probabilmente sono arrivati in sella ad un mezzo a due ruote, sono scesi ed entrati nel locale hanno fatto fuoco. Sapevano che il loro bersaglio era lì dentro. Lo hanno probabilmente seguito ed ucciso a Melito.
La vittima era a tavola con altre persone, quando i killer sono hanno esploso diversi di arma da fuoco, almeno una decina. Ma l’assassino, incurante della presenza anche di famiglie, ha estratto la pistola e sparato più volte. Nappi – elemento di primo piano del clan camorristico degli Amato-Pagano – è morto sul colpo, mentre la gente terrorizzata fuggiva dal locale.
Il personaggio Vincenzo Nappi a Melito
Enzo Nappi, detto o pittore, era ritenuto il referente degli
Amato Pagano nel Comune di Melito. Nel 2011 fu arrestato dopo una breve latitanza dopo essere sfuttito al blitz durante il quale finirono in manette otto suoi complici ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico e spaccio di stupefacenti, estorsioni e altro. I carabinieri fecero irruzione in un appartamento di via Catullo, nel comune di
Mugnano e catturato così il ricercato.
A parlare di Vincenzo Nappi in passato è stato il pentito Giovanni Illiano. Secondo quest’ultimo già in passato su Nappi pendeva una ‘condanna a morte”. Nappi, all’epoca vicino a Mariano Riccio, nel 2001, dopo l’omicidio D’Andò, doveva essere ucciso e lui aveva avuto il compito dai vertici degli Amato Pagano per farlo: “Si doveva colpire perché teneva tutto il giro di soldi di Mariano Riccio. Si commentò anche che Mariano Riccio aveva richiesto”. Ora Melito si trova a fare i conti con l’ennesimo episodio criminale di camorra.