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domenica, Giugno 16, 2024
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Auguri Aurelio De Laurentiis, per il compleanno in regalo un poco di coerenza

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Tanti auguri Presidente! Oggi Aurelio de Laurentiis compie 75 anni, di cui 20 trascorsi alla guida del Napoli, il suo “giocattolo” preferito, come da lui stesso dichiarato più volte. E’ evidente come oggi il Napoli Calcio sia la sua entrata principale, su cui si tiene l’asset familiare dei De Laurentiis. Oramai i De Laurentiis nel cinema fanno poco quanto nulla ed anche gli altri investimenti negli altri settori non sembrano essere grandi successi.

Un compleanno paradossale quello di Adl, che mai avrebbe pensato di trovarsi ad un anno dalla vittoria dallo scudetto a giocarsi il posto per un ipotetico ingresso in Conference League. E’ vero, i conti sono sempre in ordine. Sullo scudetto del bilancio Adl non derogherà mai, ma il risultato sportivo quest’anno è stato a dir poco fallimentare. Tante le scelte sbagliate dal Presidente negli ultimi 365 giorni, non solo a livello dirigenziale ma soprattutto comunicativo. Aveva parlato dell’inizio di un ciclo vincente, in Italia ed in Europa, salvo rimangiarsi tutto nell’ultima conferenza stampa durante la quale ha detto che sapeve che sarebbe stato difficile rivincere quest’anno e che già dallo scorso marzo aveva capito che la squadra era in calo. Nulla ha fatto per rimediare, anzi ha peggiorato la situazione con scelte a dir poco sbagliate.

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Riguardo il nuovo l’allenatore ha parlato prima di un casting di 40 persone, salvo poi rimangiarsi tutto e dire che la scelta era tra due o tre nomi tanto “questo Napoli poteva allenarlo chiunque”, anche Garcia. Adl, sensibile al sentitment popolare dei tifosi e dei media, ha silurato il francese prima del dovuto, salvo poi ammettere di aver forse sbagliato a cacciarlo così presto. Poi ha chiamato Mazzarri come traghettatore (già nel mese di novembre), facendo praticamente saltare la stagione dopo pochi mesi. Ed infine la scelta di Calzona, impegnato a mezzo servizio con la nazionale slovacca. Alla base sempre lo stesso errore, ovvero che è lui a decidere che il Napoli debba e possa solo giocare solo col 4-3-3. In ogni squadra che si rispetti la scelta tattica andrebbe invece fatta dall’area tecnica, non certo quella dirigenziale. Ma Adl è abituato a fare tutto: presidente, Ds ed a volte anche l’allenatore, quando per esempio scende negli spogliatoi tra primo e secondo tempo o, peggio ancora, quando si presenta con bigliettini scritti, chissà da chi, nelle conferenze stampa per sottolineare ruoli e doti tecniche dei suoi giocatori.

Sul lato societario, Dopo l’addio dello ‘juventino’ Giuntoli, Adl ha scelto prima l’allenatore e solo dopo ha ufficializzato Meluso, proprio per far capire che il nuovo Ds non aveva nessun peso decisionale. Lo stesso Meluso è stato poi silurato, con poca eleganza, durante l’ultima conferenza dal presidente. Al suo posto è stato scelto un altro ‘juventino’, Giovanni Manna. Quando si parla di coerenza.  

Nel frattempo, durante l’anno, Adl ha cercato di far cadere tutte le colpe dell’annata disastrosa su Spalletti, colpevole di essere andato via, dimenticando di dire che è stato stesso lui a liberarlo visto che era ancora sotto contratto (come Giuntoli del resto). Anche Maradona chiese a Ferlaino di essere ceduto dopo il primo scudetto, ma l’ingegnere si impuntò costringendo il Pibe de Oro a restare. Da lì furono poste le basi per il secondo scudetto.

Riguardo il parco giocatori, illuminanti sono state le parole di Lozano che ha parlato di proposte al ribasso sugli ingatti dopo la vittoria dello scudetto. Il messicano ha parlato di uno spogliatoio non certo felice delle scelte del presidente. Tra le questioni più spinose il rinnovo di Osimhen, sbandierato ai 4 venti, salvo poi annunciare qualche mese dopo che lo stesso sarebbe andato via a giugno. Tutto questo mentre Kvara, tra i migliori della scorsa stagione e tra i meno pagati della rosa, aspetta ancora il rinnovo del contratto. Scelte tutt’altro che coerenti.

Vogliamo poi parlare delle uscite sui giornalisti napoletani che tifano Lazio, Roma o Juve o, peggio ancora, dello spintone al cameraman di Sky in mondovisione?

Infine c’è la questione stadio, su cui oramai Adl ha detto tutto ed il contrario di tutto. Sono almeno 10 le location cambiate nel corso di questi anni per la costruzione del nuovo centro sportivo e del nuovo impianto Tutte chiacchiere al vento, mai niente di concreto. Mentre Adl fa finta di litigare col Governo e col Comune di Napoli, si è visto ristrutturare lo stadio Maradona dalla Regione grazie ai fondi delle Universiadi e recapitare un’ingunzione di sfratto dai Coppola per il centro sportivo di Castel Volturno.

Ad Adl auguriamo per questo 75esimo compleanno tanta serenità, ma soprattutto di avere in regalo un poco di coerenza.  

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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