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mercoledì, Luglio 3, 2024
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Falsi incidenti a Napoli, s’indaga anche sui giudici di pace: il ‘sistema’ avvocati-testimoni

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Attraverso i loro studi legali svolgevano il ruolo di “collettore” gli avvocati, 18 in tutto, coinvolti nella maxi truffa alle compagnie assicurative, scoperta dalla Polizia Municipale di Napoli al termine di indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica. Gli agenti hanno notificato complessivamente 19 misure cautelari agli arresti domiciliari, 7 arresti in carcere. I restanti provvedimenti notificati sono tutti obblighi di dimora. Secondo quanto emerso dalle indagini ad ogni testimone falso reclutato venivano corrisposti 100 euro a prestazione. Sono state intercettate ben 2800 pratiche delle quali 2200 già in avanzato stato di gestione. Secondo una stima la truffa sarebbe quantificata in diversi milioni di euro. Diverse centinaia sono state le pratiche passate al setaccio e migliaia sarebbero i procedimenti viziati dall’impronta truffaldina. Al momento non è emerso il coinvolgimento di giudici di pace anche se sono in corso ulteriori approfondimenti.

I nomi degli arrestati

I domiciliari sono stati disposti per Marco Anzisi, residente nel quartiere San Ferdinando; Nicola Bellanca, residente a Pozzuoli; Maria Francesco Casillo, residente a Terzigno; Massimo Colamarino, residente a San Gennaro Vesuviano; Luca Cerino, residente nel quartiere Chiaiano; Claudio De Felice, residente al Vomero; Carmela De Martino, residente a Bagnoli; Antonio Guerriero, residente a Portici; Anna Laurenza, residente a San Giorgio a Cremano; Giuseppe Maravolo, residente nel rione Sant’Erasmo; Vittoria Marietti, residente a Fuorigrotta; Sergio Morra, residente a Materdei; Caterina Orrico, residente a Miano; Nicola Pollasto, residente a Scampia; Alessandro Saulino, residente a San Giorgio a Cremano; Alberto Carlo Sirico, residente a Posillipo; Gabriele Telese e Lucia Velleca, entrambi residenti al Vomero.

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Gli arresti in carcere riguardano gli organizzatori della truffa: Umberto Cocozza, 27 anni; Vincenzo Cocozza, 46 anni; Raffaele Cardamone, 48 anni; Antonio Cardone, 38 anni; Ciro Cipolletta, 49 anni; Salvatore Di Vicino, 59 anni; Marco Megna, 27 anni. Altre 24 persone sono state invece sottoposte, a seconda della posizione, a misure di obbligo di dimora nel comune di residenza e contestuale obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: questo gruppo di indagati è rappresentato dall’esercito dei falsi testimoni.

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