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sabato, Aprile 27, 2024
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Bimbo ricoverato per overdose a Palermo, ha ingerito droga a 18 mesi

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Un altro caso di overdose di un bambino di appena 18 mesi a Palermo. Il piccolo era arrivato ieri sera, dopo avere ingerito droga, al pronto soccorso dell’ospedale Di Cristina.

I medici hanno chiamato gli agenti di polizia. Le indagini sono condotte dalla squadra mobile e coordinate dalla procura per i minorenni. Gli inquirenti hanno sentito i genitori che vivono in periferia nel capoluogo siciliano. Dopo le cure dei medici il bimbo sta meglio ed è stato affidato al direttore sanitario del Di Cristina. Negli ultimi mesi sono dieci già i bambini portati dai familiari in overdose dopo avere ingerito droga per lo più hashish e marijuana. (ANSA).

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Bimbo ustionato a Portici, i genitori condannati a 6 anni di reclusione

La sesta sezione penale del Tribunale di Napoli (presidente Pellecchia) ha condannato a sei anni di reclusione Concetto Bocchetti e Alessandra Terracciano, 46 e 36 anni, i genitori biologici del piccolo Vincenzo, il bimbo venuto alla luce in un’abitazione di Portici, in provincia di Napoli il 16 marzo dello 2021 e trovato in fin di vita 4 giorni dopo la nascita, con evidenti segni di ustione.

I giudici hanno inflitto a ciascuno 4 anni per l’abbandono di minore e 2 anni per lesioni riqualificate in colpose e gravissime. Gli imputati sono assolti dal reato di maltrattamenti pluriaggravati in relazione alla quale gli inquirenti (sostituti procuratori di Napoli De Renzis e de Cristofaro) avevano chiesto 15 anni per Bocchetti e 12 per Terracciano, per quest’ultima in considerazione del vizio parziale di mente. Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Fabio Della Corte, per Bocchetti, e Fabio Martullo, per la Terracciano. Oggi, prima dell’inizio della camera di consiglio, erano previste le repliche dei pm alle arringhe dei difensori. I magistrati però hanno deciso di rinunciare. Nell’aula 411 era presente solo Bocchetti.

“Interporremo appello – dicono gli avvocati Della Corte e Martullo – in quanto riteniamo che non sia sussistente neppure il reato di abbandono. Il vizio parziale di mente è stato riconosciuto per la Terracciano ma in forma ‘minus valente’ e questo non ha influito nel calcolo della pena”.

 

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