Non si ferma l’attenzione delle forze dell’ordine su Pianura ‘teatro’ dell’ultimo fatto di sangue due giorni fa con il ferimento del ras Antonio Lago. Questa volta l’intervento è ‘firmato’ dai carabinieri della locale stazione, coadiuvati da mi colleghi del reggimento Campania, che hanno arrestato il 35enne Vincenzo Capane.
Durante una perquisizione nella sua abitazione in Via Evangelista Torricelli i militari hanno rinvenuto un fucile a canne mozze con matricola abrasa e tre coltelli a serramanico. E ancora manganelli telescopici, una maschera e diversi walkie talkie. Capane è stato portato in carcere, in attesa di giudizio. Dovrà rispondere di detenzione illegale di arma clandestina. L’uomo è il cognato di Antonio Zarra il 25enne ucciso sempre a Pianura due anni fa in un agguato il cui movente è ancora avvolto nel mistero. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, culminate poi nell’arresto dei principali esponenti dei clan in lotta (i Calone-Esposito-Marsicano e i Carillo-Perfetto) quel delitto maturò per un probabile sgarro compiuto nell’ambito della contrapposizione tra i due gruppi

