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sabato, Aprile 27, 2024
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Prezzi della benzina alle stelle, c’è il Bonus carburante: in alcuni Paesi già è stato introdotto

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Con le quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo che hanno chiuso venerdì in forte crescita (specialmente il diesel) per la quinta seduta consecutiva, le compagnie nel fine settimana hanno rivisto al rialzo i prezzi raccomandati di benzina e diesel. In particolare, Eni è salita sabato di 5 centesimi su entrambi i carburanti, IP, Q8 e Tamoil di 4 centesimi.

prezzi praticati sul territorio, a valle dei numerosi interventi degli ultimi giorni, risultano quindi ancora in netto aumento, con la verde che sfonda i 2 €/l anche in modalità self (con picchi a 2,2 €/l in modalità servito). Il diesel supera i 2 € nel rifornimento con servizio. Incrementi significativi si registrano pure per i prezzi praticati di Gpl e metano auto.

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Più nel dettaglio, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self sale a 2,004 euro/litro (venerdì 1,912), con i diversi marchi compresi tra 1,994 e 2,032 euro/litro (no logo 1,971). Il prezzo medio praticato del diesel self schizza a 1,901 euro/litro (venerdì 1,788) con le compagnie posizionate tra 1,881 e 1,977 euro/litro (no logo 1,891).

Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato cresce a 2,117 euro/litro (venerdì 2,039) con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 2,069 e 2,226 euro/litro (no logo 2,014). La media del diesel servito vola a 2,019 euro/litro (venerdì 1,921) con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,999 e 2,095 euro/litro (no logo 1,930).

I prezzi praticati del Gpl risultano ancora in salita e vanno da 0,859 a 0,879 euro/litro (no logo 0,854). Infine, cresce anche il prezzo medio del metano auto che si posiziona tra 1,854 e 2,021 (no logo 1,975).

Bonus carburante 2022?

Nelle intenzioni del Consiglio dei ministri c’è l’idea di introdurre una sorta di “bonus carburante”, che in realtà non possiamo definire propriamente “bonus”, ma al più un’agevolazione per le famiglie e soprattutto per i camionisti. 

Sul tavolo sono stati messi fondi per 1,5 miliardi di euro, mentre si discute sui possibili requisiti e sulla platea di potenziali beneficiari che potranno avere accesso al bonus carburanti.

La situazione è più che seria e l’intervento del Governo è essenziale per frenare il salasso a danno dei consumatori. In primis, i camionisti che per svolgere il loro lavoro sono tenuti a fare rifornimento quotidianamente e che – a causa della crisi – devono imbattersi in prezzi assolutamente onerosi. Anche per questo motivo sono in corso diverse proteste che potrebbero bloccare la circolazione delle merci.

Bonus carburante 2022: come potrebbe funzionare?

Sembrerebbe quindi possibile l’arrivo di un bonus carburanti per benzina e diesel, ma notizie ufficiali da parte di Palazzo Chigi ancora non ne abbiamo. A quanto si apprende da diversi quotidiani che forniscono delle anticipazioni e delle ipotesi, il bonus carburanti potrebbe essere varato nelle prossime settimane.

A chi spetta il bonus carburanti? Sempre secondo le prime indiscrezioni, pare che l’agevolazione debba andare a vantaggio delle famiglie che si trovano in maggiore difficoltà economica: probabilmente potrebbe essere introdotto un limite ISEE per richiedere il bonus.

Tra i destinatari, chiaramente, dovranno essere inseriti anche i camionisti e tutti quei lavoratori che utilizzano quotidianamente un veicolo per spostarsi per lavoro, purché possiedano un reddito inferiore alla soglia fissata.

In alternativa al bonus carburanti – di cui appunto non è certa l’introduzione – si potrebbe utilizzare il tesoretto da 1,5 miliardi di euro per ridurre le accise che pesano sul prezzo dei carburanti.

L’ipotesi

Secondo alcune indiscrezioni questo bonus potrebbe essere strutturato come i bonus sociali per l’energia elettrica. Difatti nel bonus sociali è l’ISEE il parametro di riferimento. È probabile che anche nel bonus carburanti si possa seguire la linea di attribuirlo in base all’ISEE. Ricordiamo infatti che i bonus sociali sulla bolletta sono percepibili soltanto dei nuclei familiari che abbiano un ISEE sotto gli €8000 oppure anche da quelli che abbiamo un ISEE sotto i €20000 ma che abbiano almeno 4 figli a carico.

Alcuni Paesi europei lo hanno già introdotto

Il bonus carburante d’altronde è già una realtà in altri Stati europei.

Guardiamo alla Francia, per esempio, che ha introdotto (lo scorso ottobre) un’agevolazione per i cittadini che guadagnano meno di 2.000 euro al mese. Tutte le famiglie sotto tale soglia possono ottenere 100 euro di bonus carburante per fare rifornimento presso le stazioni di servizio.

Ad annunciare l’aiuto era stato il premier Jean Castex in un’intervista al tg delle 20 di TF1. A beneficiare di questo bonus sarebbero stati, secondo le stime, almeno 38 milioni di francesi.

In quel periodo, appunto ad ottobre 2021, i prezzi dei carburanti non erano ancora eccessivamente alti: in Francia il prezzo del gasolio era di 1,56 euro/litro, mentre la benzina aveva un prezzo pari a 1,62 euro/litro.

Ad oggi, però, anche il resto dell’Europa si trova a fare i conti con il caro benzina. Vediamo quali sono i prezzi medi dei carburanti nel resto del Continente rispetto ai prezzi medi praticati in Italia.

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