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venerdì, Aprile 26, 2024
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Rapporti tra camorra e neomelodici, l’Antimafia: “Musica omaggio al boss”

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La Direzione Investigativa Antimafia evidenzia nuovamente le ambiguità relazionali tra i cantanti neomelodici e la camorra. Nell’ultima relazione semestrale, la Dia segnala i festeggiamenti avvenuti dopo le scarcerazioni di Silvio De Luca e Giovanni Illiano, entrambi affiliati al clan Longobardi-Beneduce.

Un evento che ha destato un forte clamore mediatico è rappresentato dai festeggiamenti con fuochi d’artificio organizzati a Monteruscello, il 31 ottobre 2019, per la scarcerazione di due affiliati Longobardi Beneduce, che hanno visto un’ampia partecipazione popolare, attratta anche dall’esibizione di un cantante neomelodico“.

Sotto accusa finisce il ‘concertino’ di Anthony Ilardo svolto nei 600 alloggi a Monterusciello. In quell’occasione il cantante salutò anche il boss Carlo Avallone detto Carlucciello ‘o fantasma.

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IL RAPPORTO AMBIGUO TRA CRIMINALITÀ E NEOMELODICI

La Dia denuncia, quindi, la diffusione di errati valori sociali da parte dei neomelodici e l’utilizzo della loro musica da parte dei boss.

Tale episodio fa emergere ancora una volta quelle ambiguità relazionali che da alcuni decenni intercorrono tra la criminalità organizzata e il genere neomelodico. Troppo spesso (e non solo in territorio campano) facile cassa di risonanza dei disvalori sociali tipici della camorra, dove la musica diventa un potente strumento di comunicazione che accompagna l’omaggio reverenziale al boss detenuto o appena tornato in libertà o al latitante“, scrive la Dia in riferimento ai cantanti neomelodici.

“Una sorta di applicazione, in chiave moderna, della locuzione latina panem et circenses. E’ l’evidente e inconfutabile dimostrazione che parte della comunità risulta sottomessa alla presenza criminale, in particolare verso soggetti che, seppur detenuti (anche da lunghi anni ed in regime differenziato) detengono ancora saldamente potere all’esterno, esteriorizzato con strategie demagogiche“, conclude il passaggio della relazione semestrale.

L’INTERVISTA AD ANTHONY

I giornalisti della trasmissione Non è l’arena di Massimo Giletti intervistarono Anthony, proprio dopo le polemiche sui neomelodici. Il signor Silvio mi chiese di salutare Carlo e io salutai Carlo. Non sono della zona, ho saputo solo dopo Carlo chi era. La camorra è un’organizzazione, è una scelta di vita. Io ho scelto la vita della musica, loro hanno fatto di vita che va rispettata. Sono andato a lavorare con una persona che ha precedenti e mi dà il pane per far crescere i miei figli. Non sono nessuno per poter giudicare”, si difese così il cantante.

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