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venerdì, Maggio 17, 2024
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Candido Lampione sta scrivendo le sue Memorie stando al tramonto sulla spiaggia del Lido Varca d’oro

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Dopo circa un anno pubblichiamo un’altra intervista del giornalista Scardasassi

Il Consigliere sul Piano Spiagge: «Si vogliono combrare u scuriato ma non ci
ànno penzato che senza u cavallo e a carretta non si và da nessuna parte».

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Intervista di
MAURO SCARDASASSI

Questa intervista è stata registrata ed il testo vocale è stato
riversato sul computer con una applicazione di trascrizione
automatica, per cui esso è una fedele riproduzione
dell’audio, al quale non sono state apportate quelle
correzioni che altri, nel leggere, potrebbero invocare.

– Mi permetta, Consigliere, se la vengo a disturbare, non più a Roccaraso, ma su questa splendida spiaggia di Varcaturo. E le confesso che non mi è stato difficile guadagnarmi il favore di don Salvatore per entrare a quest’ora, mentre vediamo ormai che sull’arenile ci sono rimasti soltanto i bagnini a riordinare, per l’indomani, i lettini e gli ombrelloni, perché – mi conceda di prendermi una licenza poetica – per me questa è l’ora che volge il disìo e che ai navicanti, come lei sa, intenerisce il core.

«Sendite mi state dicendo che siete appena sbarcato ma io non vi conosco e mi dovete credere che col parroco della nuova chiesa non ciò avuto mai a cheffare. me lo state dicendo voi che si chiama don Salvadore. vuol dire che me ne faccio una ragione perché non me lo ricordo se mi à mai votato».

– Egregio Consigliere, mi vorrebbe forse far credere che lei non è quell’ineffabile Candido Lampione di cui tutti parlano? Ma io riconosco la sua verve e la sua particolare predisposizione alla facile ironia, che ritengo sia frutto della sua navigata esperienza politica. Vuole certamente celiare, dicendo che non mi conosce. Le concedo che, a distanza di un anno, mi avrà potuto confondere con qualche suo abituale sconosciuto, dacché lei adesso mi vede con la barba e con i baffi. Ma volevo, intanto, dirle, a proposito di Don Salvatore…

«Mi dispiace di dovervelo dire ma voi adesso mi state incomingiando a essere nu poco troppo traseticcio. vi ò detto che io non freguendo la chiesa di Varcaturo».

– Ma no, Consigliere! Che c’entra la chiesa?! Io dicevo don Salvatore, il gestore di questo Lido, che, per la verità, quando mi ha visto così, non voleva farmi entrare. Ma quando poi gli ho detto che dovevo intervistare il Consigliere Candido Lampione, non mi ha fatto dire neanche una parola in più, ché subito ha allargato le braccia dicendomi ‘‘Trasìte; vuj ccà mó site ’o padrone!’’. Ed in verità, per la sua gentilezza, mi sono permesso di intrattenermi qualche minuto, dicendogli che non avrei voluto disturbarla se si fosse trovato riservatamente impegnato con altre persone, diciamo per questioni politiche. Ma don Salvatore ci ha tenuto a confidarmi che lei, Consigliere, è solito ritirarsi qui, sulla spiaggia del Lido Varca d’oro, quando tutti i bagnanti sono andati via, perché pare che stia scrivendo le sue Memorie, immagino come ha già fatto Castaldo, il Presidente del Consiglio comunale.

«Mi state dicendo una cosa che io non sò. ma io comungue ò molta stima di questo collega aldilà della nostra diffidenza di età perché suo padre è sempre stato un mio sincero amico. E ve lo dico io che Andonio è stato una grande perdita per Giugliano quando i suoi amici decisero di non fargli fare più il sindaco. Perdonatemi però una curiosità. chi ve là detto che il mio collega à già scritto un libro?».

– L’ho saputo da un altro Consigliere del suo partito, dicendomi che aveva già ordinato su Amazon Le memorie di Adriano. Ed io ho pensato di fare una cosa buona suggerendo anche a don Salvatore di comprarsi il libro.

«E scusate. voi adesso a Salvadore lo avete già fatto prete. quello è un amico mio perché io non ciò mai promesso niente e só trendanni che la penziamo allo stesso modo senza essere mai riuscito a risolvere qualcosa. percui potete vedere voi stesso come si è arridotta la fascia costiera di Giugliano».

– Senza volere, Consigliere, lei si sta già introducendo all’argomento della mia intervista. Ecco: io vorrei fare con lei un bilancio di questa estate, per chiederle cosa ha prodotto la politica per questo territorio e quali saranno le prospettive di sviluppo da qui a… non so; mi dica lei.

«Scusate. ma non vi siete neanghe presendato. vorrei sapere con chi ò a cheffare prima di sbilangiarmi a parte il fatto che di questi tempi qualcuno può penzare che forse siete un giornalista».

– Ero convinto, Consigliere, che ormai le fosse chiaro: io sono Mauro Scardasassi, e l’ultima volta mi avete ospitato a Roccaraso, nel settembre di un anno fa, per una intervista esplosiva, quando forse si prospettava che il Sindaco Pirozzi l’avrebbe potuto nominare Assessore.

«Mó sì. ò capito tutto. e se non mi sbaglio io allora vi ò risposto che vi stavate sognando il cippo a forcella».

– Lei mi sta dicendo che non se ne fece niente? Io ricordo che tra i più informati si diceva che per la sua lunga esperienza…

«Sendite. voi forse non vi siete ancora imbarato che quì la politica si fà con chiacchiere e tabacchere i lignamme. e a voi vi voglio ricordare perché non lo sapete che una volta un sindaco amico mio mi fece la proposta di fare l’assessore alla normalità. Volete sapere come andò a finire? Io scrissi un bel programma di tutte le cose che si dovevano fare. Il sindaco lo fece leggere agli altri amici del suo partito e quelli risposero che così avrebbero perse le elezioni».

– La capisco, Consigliere. Ma, allora, io le domando perché lei continua a frequentare le sedute del Consiglio comunale. Almeno così si dice…

«E voi caro giornalista anghe di questo ne sapete poco o niende. Se poi volete sapere da un anno a questa parte quande volte ci sono andato io vi rispondo che non lo sò perché tanto il risultato non cambia. e vi ripeto ancora che se ci sono andato era per salutare agli uscieri e a qualche viggile urbano prima che se ne andavano in penzione. Ma adesso vi preco cerchiamo di parlare di cose serie mó che il sole se ne stà scendendo».

– Mi dica lei, Consigliere, di quali argomenti che si agitano sul territorio. Vogliamo cominciare dal centro?

«E secondo voi io me ne sono venuto quì sulla spiaggia per condinuare a penzare ai problemi del centro di Giugliano? Tanto valeva che me ne rimanevo a Roccaraso addó nun se vére e nun se sente».

– Ma comunque anche qui stiamo a Giugliano. Immagino che la gravità dei problemi sia la stessa.

«Statemi a sendire. Sono 45 anni daché io ricordo che i problemi di questa fascia costiera di Lago Patria Licola e Varcaturo non sono mai arrivati a Giugliano per avere uno straccio di soluzione vera perché quì si sono solo venuti a fare i bagni e a spegnere la miccia di qualche rivoluzione quando si dovevano fare le elezzioni».

– Mi perdoni, Consigliere, se mi permetto di osservare che lei è criticamente ingeneroso. Non può dirmi che dal centro non si è fatto niente. Basti vedere queste spiagge, con i suoi lidi funzionali ad una aspettativa turistica, tanto più che a breve si vedrà decollare finalmente un Piano Spiagge con l’abbattimento dei muri che è propedeutico ad una rinascita complessiva di una Giugliano Mare.

«Sarà come voi vi credete. ma io non ci credo perché a me mi pare che si vogliono combrare u scuriato ma non ci ànno penzato che senza u cavallo e a carretta si possono sciuscià i mmosche ma non si và da nessuna parte».

– Consigliere, avrei voluto continuare a parlare dei problemi di Giugliano, dove, se ho capito bene, mi sembra che lei ha quasi deciso di non viverci più, stando ormai perlopiù a Roccaraso. E gradirei incontrarla ancora su questa spiaggia, visto che siete amico del signor Salvatore Tringhillo.

«E come à detto lui voi quì siete il padrone. A me mi trovate sempre quando gli altri se ne sono andati. che poi mi fa piacere che mi fate sapere come vanno le cose a Giugliano se per caso vi trovate a passarci».

– Consigliere, io non so come ringraziarla. Non mancherò di approfittare ancora della sua disponibilità, nei prossimi giorni. Il sole è calato oltre l’orizzonte di questo splendido paesaggio, e non mi resta che salutarla.

«Sì però ma la prossima volta facitev a barb che la gente che mi conosce nonperniente si può credere con chi ò a cheffare».

_ _ _ _ _ _ _ _ _

P.S – A fronte di altre mie domande di incalzante attualità politica ed amministrativa, da riferire ai tre anni ormai quasi trascorsi dalle ultime elezioni del settembre/ottobre 2020, il Consigliere Candido Lampione si è reso incredibilmente disponibile per farmi continuare questa intervista, mentre io ricordo che un anno fa si era decisamente rifiutato di rispondere, adducendo un pretestuoso ritardo sulla sua tabella di marcia, dovendo rientrare a Roccaraso, dove mi confermano che abbia costituita la sua residenza ordinaria, ovviamente nella villa della cugina On. Armanda Scardazzone. – In fede, Mauro Scardasassi.

 

 

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