Anche stavolta non sono bastati i divieti e le raccomandazioni contro l’utilizzo dei botti di Capodanno.
Sono 16 le persone ferite solo tra Napoli e provincia: di queste cinque sono minori. Un dato in aumento rispetto allo scorso anno quando furono otto. La maggior parte dei feriti, 12, è concentrata nella città di Napoli: di questi tre sono minorenni. In provincia sono tre le persone colpite dai botti e di queste due sono minori.
A Taranto a un bambino di 10 anni è stata amputata una mano a causa delle ferite riportate per lo scoppio di un petardo. Mentre è grave un uomo di Ruffano (Lecce), 80 anni compiuti proprio ieri: è stato ricoverato all’ospedale Vito Fazzi di Lecce in codice rosso per emorragia a causa dello scoppio di un petardo vicino alla testa. E’ in prognosi riservata.
Anche spari
Un sedicenne di Caivano sarebbe stato ferito – secondo una prima ricostruzione dei carabinieri – da un colpo d’arma da fuoco al volto mentre festeggiava con i familiari sul balcone. Il giovane è stato comunque già dimesso dall’ospedale con una prognosi di 10 giorni. E un ventiduenne di San Tammaro (Caserta) ha perso due dita della mano e ha riportato una lesione all’occhio destro. Non è in pericolo di vita.
C’è poi chi ha perso un dito della mano per aver raccolto un botto in strada. Mentre un ragazzino, sempre a Napoli, era a bordo di un’auto quando lo scoppio di un grosso petardo sotto il veicolo ha fatto esplodere l’airbag che lo ha colpito in pieno volto: è stato ricoverato per un grave trauma oculare.