All’interno vi doveva essere il necessario per i detenuti, ma invece c’era droga: per questi motivi è finito in arresto padre Maurizio Verlezza, cappellano del carcere di Velletri e parroco del centro religioso di via Mazzini, nonché direttore dell’oratorio Don Bosco. Lo stupefacente è stato rinvenuto nel corso di controlli di routine del personale di polizia penitenziaria, rimasto basito quando sono spuntati fuori un chilo di marijuanae oltre cinquanta grammi di cocaina. Nel pacco, tra indumenti e oggetti di igiene personale, sono stati trovati anche due smartphone, utilizzati probabilmente per comunicare con l’esterno.
Sequestrati 20mila euro al cappellano del carcere di Velletri
Le forze dell’ordine hanno poi dato esecuzione ad una perquisizione in casa del parroco 63enne. Lì sono stati trovati e sequestrati oltre ventimila euro in contanti, nascosti nell’alloggio occupato dal prete, già a capo della chiesa San Marco di Latina.
La figura del cappellano in carcere
Il cappellano negli istituti penitenziari rientra nel trattamento rieducativo in quanto garantisce il sentimento religioso di ciascuno recluso. Per legge il cappellano ha il diritto di fare visita in ogni cella senza essere accompagnato dagli agenti. Ciò per garantire la massima riservatezza sia durante il sacramento che nel corso del colloquio con il detenuto.