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venerdì, Maggio 3, 2024
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Carceri sovraffollate e suicidi in aumento, i dati allarmanti del Garante

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Carceri sovraffollati e suicidi in aumento, questi sono i dati allarmanti diffusi dal Garante nazionale dei detenuti. “Nella prima Relazione al Parlamento di questo Collegio abbiamo riferito il dato di 54.653 persone detenute nel 2016. Al primo giugno di quest’anno le persone detenute in carcere sono 57.230; 2.504 sono donne, mentre ne erano 2.285 sette anni fa. Dati comparabili, sebbene in aumento di più di 2.500 persone detenute: la capienza, già allora carente, è aumentata dal 2016 solo di mille posti regolamentari“. Lo ha detto il Garante Mauro Palma alla presentazione della Relazione annuale alla Camera dei Deputati. Drammatico è il conto dei suicidi: 30 dall’inizio dal 2023 dopo il terribile record di 85 nel 2022, contro circa 4.000 l’anno su quasi 60 milioni di italiani.

Sono ancora troppe le presenze in carcere di persone che devono scontare pene lievi per reati minori, in 1551 addirittura sotto l’anno e 2.785 con pene da uno a due anni. ” Per loro – nota il garante – non ci sono progetti di rieducazione e occorre assolutamente prevedere strutture diverse con legami sul territorio”.

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“RISPETTARE LA DIGNITA’ DELLE PERSONE”

“Rendere rispettosa della dignità della persona la restrizione, anche temporanea, della libertà derivante dall’applicazione di norme di legge poste a protezione del consorzio civile”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato al Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale Mauro Palma, in occasione della relazione al Parlamento. Quella del Garante è un’attività “svolta contemperando la funzione di prevenzione con quella propositiva al fine di garantire la piena applicazione dei principi costituzionali a tutela dei diritti individuali”, aggiunge.

“DIVERSE FORME DI PIVAZIONI DELLA LIBERTA’

“Rivolgo – scrive Mattarella – il più cordiale saluto a Lei, Signor Presidente, ai componenti dell’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale e a tutti i partecipanti alla presentazione della Relazione. La sapiente attività sviluppata dal Garante, il cui impegno è stato connotato da una visione puntuale dei vari aspetti che caratterizzano le diverse forme di privazione della libertà, è testimoniata dall’ampia e approfondita relazione che viene oggi divulgata”.

“Numerosi spunti di riflessione, di analisi e di proposta sono offerti”, aggiunge Mattarella sottolineando come il Garante abbia “profuso il suo impegno in tutte le aree di interesse per assicurare valore al tempo della detenzione, per favorire il reinserimento sociale e il recupero della soggettività dei reclusi” L’attività del Garante viene definita “meritoria”: la “dimensione propositiva ha caratterizzato l’agire dell’Autorità – si legge ancora – ottenendo un vasto riconoscimento anche a livello internazionale per il prezioso contributo fornito. Un patrimonio di credibilità destinato a consolidarsi nella perseverante attenzione al delicato tema della condizione detentiva. Con questo auspicio formulo sentiti auguri di buon lavoro”, conclude il capo dello Stato.

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