“Venga il tuo Spirito e soffi su chi ha il compito di governare e amministrare il bene comune, affinché attraverso politiche di risanamento e di inclusione, possa rispondere con azioni concrete e immediate alle vite segnate dalla sofferenza, perché la politica è autentica se fa sua l’etica della cura, e solo la cura può trasformare il dolore in speranza, la sfiducia dei singoli in un nuovo slancio comunitario!“. È uno dei passaggi dell’omelia pronunciata dall’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia ai funerali delle tre vittime del crollo alla Vela Celeste di Scampia, in corso a Napoli.
“Venga il tuo Spirito – ha aggiunto il presule – e soffi sulle vele della nostra città, non su quelle di ferro e cemento deteriorate dal tempo e dall’incuria, ma su quelle vive, quelle fatte di carne, su quelle che oggi più che mai devono essere dispiegate, su quelle che raccontano un passato di dolore e di lotta, e la cui stoffa lascia intravedere il colore della resilienza, della forza di chi non si arrende, della tenacia di chi spera ancora nel domani, della fede evangelica di chi trova bellezza anche nelle sue cicatrici!“.
Palloncini bianchi per Roberto, Margherita e Patrizia
Centinaia di palloncini bianchi e azzurri in volo verso il cielo e l’applauso della folla. Questo il saluto alla fine della cerimonia funebre alle tre vittime: Roberto Abbruzzo, 29 anni, Margherita Della Ragione, 35 e Patrizia Della Ragione, 53 anni. Al termine della cerimonia lo strazio dei parenti si è manifestato con urla di dolore e pugni sulle bare da parte di chi non si rassegna al tragico epilogo.