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venerdì, Aprile 26, 2024
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Femminicidio di Charlotte, l’ex confessa la distruzione del cadavere dell’attrice

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Davide Fontana ha confessato l’omicidio di Charlotte Angie, nome d’arte di Carol Maltesi. I resti della 26enne sono stati trovati a Borno in provincia di Brescia. Il 43enne è dipendente di banca nella sua città, food/travel blogger per passione. L’uomo profilo Instagram con oltre 13 mila follower.

I due erano vicini di casa a Rescaldina e avevano avuto una relazione. Alle due abitazioni, nel centro del paese dell’hinterland milanese i carabinieri hanno posto i sigilli, così come alla macchina di lui parcheggiata nel cortile. Il veicolo della vittima, che Fontana ha usato per trasportarne il cadavere fatto a pezzi, era in una via limitrofa. L’uomo è andato ieri sera alle 22.39 alla caserma dei carabinieri di Brescia, dove poi è stato fermato ed è finito in carcere. La notizia viene riportata dal Corriere della Sera.

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Nelle oltre tre ore di interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Brescia, Fontana ha raccontato che nessuno in questi mesi ha cercato Charlotte Angie, che lui aveva ucciso a gennaio. “Solo la mamma con alcuni messaggi WhatsApp e l’ex compagno sempre con messaggi. Al telefono nessuno”, ha detto il 43enne.

LA CONFESSIONE DELL’OMICIDIO DI CHARLOTTE ANGIE

Sempre a quanto riporta il Corriere, Fontana ha confessato l’omicidio, la distruzione del cadavere e l’occultamento, prima dell’arrivo del suo legale. Da gennaio ad oggi ha utilizzato il telefono della donna, affermando al pm Lorena Ghibaudo di aver anche pagato il suo affitto di casa, per poi spiegare che aveva scelto Borno per averci passato dei giorni di vacanza in passato.

Non ho tempo adesso per i giornalisti e per spiegare perché ho lasciato il porno”. A quanto riportato dal Corriere, l’assassino di Charlotte Angie scriveva così al sito Bsnews.it (che ha seguito passo passo la vicenda sin dalla segnalazione di un radio ascoltatore de “La Zanzara” su Radio 24), fingendo di essere la donna che invece lui stesso aveva ucciso mesi prima. Al giornalista che chiedeva conto del fatto che i tatuaggi indicati dagli inquirenti sul cadavere a pezzi trovato a Borno fossero uguali a quelli dell’attrice hard, lo stesso assassino – fingendosi Charlotte Angie – aveva risposto via messaggio sabato scorso: “Ah ho capito mi hanno già detto diverse persone di quella ragazza. Io sto bene fortunatamente”. Ma non aveva inviato il messaggio vocale richiesto dalla redazione.

 

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