Fredy Pacini, imprenditore di Monte San Savino (Arezzo) è indagato per eccesso di legittima difesa. Il gommista intorno alle 4 di stamattina ha sparato e ucciso uno dei ladri scoperti all’interno della sua azienda. Si tratta di un 29enne moldavo. Pacini, esasperato da 38 tra tentativi e furti subiti in pochi mesi, aveva deciso di dormire all’interno dell’officina per sorvegliarla.
Ascoltato dal pm di turno della Procura di Arezzo, Andrea Claudiani, il gommista avrebbe spiegato che era nel pieno del sonno quando è stato svegliato dal rumore dei vetri di una finestra che erano stati infranti con una mazza.
Il titolare della ditta sarebbe quindi sceso al piano di sotto del magazzino e avrebbe sparato d’istinto contro il 29enne moldavo colpendolo agli arti inferiori e centrando l’arteria femorale. Secondo quanto emerso, il 29enne moldavo aveva un complice che sarebbe riuscito a fuggire.
La ricostruzione
Tutto è accaduto all’interno del magazzino: quando il proprietario si è accorto della presenza dei ladri ha aperto il fuoco. Il giovane, colpito all’arteria femorale, ha tentato la fuga ma è deceduto in mezzo alla strada a causa della ferita
Il titolare dell’azienda stava dormendo quando è stato svegliato dal rumore del vetro in frantumi. Corso al piano di sotto, si è trovato davanti i due ladri. E in quel momento ha aperto il fuoco.
Poi l’allarme al 118. Erano quasi le 4 di mattina. Inutile, però, i tentativi di soccorrere il giovane.
Fredy Pacini, come raccontato in diversi servizi televisivi, aveva deciso di lasciare la sua abitazione e trasferirsi al piano superiore del suo capannone dopo i vari furti subiti: “Dormo qui perché voglio proteggere la mia azienda”.
Salvini difende Fredy Pacini | “Ora legge legittima difesa”
Immediata la presa di posizione di Matteo Salvini in difesa di Fredy Pacini: “Dopo il Decreto Salvini, arriverà in Parlamento la nuova legge sulla Legittima Difesa. Io sto con chi si difende, entrare con la violenza in casa o nel negozio altrui, di giorno o di notte, legittima l’aggredito a difendere se stesso e la sua famiglia. La mia solidarietà al commerciante toscano, derubato 38 volte in pochi mesi: conti su di noi!”