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sabato, Aprile 27, 2024
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Convulsioni per la febbre alta e vomito: arriva il picco dell’influenza. Sintomi e cure

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La morte del piccolo Giovanni di Portici, deceduto all’età di un anno al Santobono dopo un ricovero a seguito di febbre alta, ha portato molti lettori a preoccuparsi per i sintomi dell’influenza che a fine gennaio 2020, come dicono gli esperti, avrà il suo picco.

Le convulsioni

Più che un’unica entità clinica, le convulsioni febbrili costituiscono una variante sindromica che raggruppa differenti tipologie di crisi convulsive semplici e/o epilettiche. Nonostante le probabilità che un bambino colpito da una convulsione febbrile sviluppi epilessia siano piuttosto scarse, è sempre indispensabile il parere del medico ed, eventualmente, l’ospedalizzazione.
Oggi, grazie al perfezionamento delle tecniche diagnostiche e terapiche, le convulsioni febbrili devono essere considerate una forma benigna, che ben si distingue dall’epilessia. È bene precisare nuovamente che le conseguenze di un singolo episodio di convulsione febbrile (o addirittura di più attacchi  distanziati nel tempo) sono scarse, pressoché nulle. Difatti, in assenza di alterazioni a carico del SNC, le convulsioni febbrili semplici non aumentano il rischio di morte, danno cerebrale o ritardo mentale.

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Il sindaco di Portici

“Ho appena finito di parlare con i familiari del piccolo Giovanni, il bimbo di Ercolano che purtroppo è volato in cielo a seguito di un malore improvviso. Non oso neanche immaginare il dolore dei suoi fratellini, dei genitori e di tutti gli amici e parenti che lo conoscevano. Giovanni aveva appena un anno, ma lascia un vuoto enorme”. Questo il messaggio del sindaco di Ercolano Ciro Bonajuto dopo la tremenda notizia che ha sconvolto ieri la città di Portici sulla morte del piccolo Giovanni Ascione.

“So che in tanti stanno chiedendo informazioni sulla data dei funerali. Le esequie si terranno la prossima settimana: appena saranno definiti ora e giorno lo comunicherò immediatamente. So anche che alcuni cittadini fin da ieri stanno organizzando una fiaccolata per ricordare Giovanni. Anche in questo caso, appena possibile vi comunicherò il luogo e l’ora”, commenta il sindaco che conclude. “Per il momento, un abbraccio forte alla famiglia e una preghiera per il piccolo Giovanni volato in cielo troppo presto”.

 

Il target delle convulsioni febbrili

è rappresentato dai bambini sani di età compresa tra i 6 mesi ed i 6 anni, malgrado le indagini statistiche documentino anche neonati più piccoli e bambini più grandi affetti dallo stesso disturbo.
La stragrande maggioranza degli episodi convulsivi febbrili si manifesta entro le 24 ore dallo scoppio improvviso della febbre (>38-38.5°C). La malattie dell’orecchio (es. otite), così come qualsiasi patologia ad eziologia virale o batterica (es. rosoliasesta malattiainfluenza, ecc.) possono esporre il bambino al rischio di convulsioni febbrili.
Sono stati segnalati alcuni sporadici casi di convulsione febbrile a seguito di patologie molto più gravi, come encefalite o meningite: in simili frangenti, le condizioni del bambino possono degenerare entro breve tempo, dal momento che ci troviamo di fronte ad un coinvolgimento del sistema nervoso centrale.

  • Ricordiamo, tuttavia, che patologie simili possono causare convulsioni anche in assenza di febbre.

È stata documentata una certa correlazione tra alcune vaccinazioni e lo scoppio di una convulsione febbrile. Alcuni vaccini – come quello per tetano-difterite-pertosse o quello per morbillo-parotite-rosolia – sembrano esporre il bambino al rischio di convulsione febbrile. In simili frangenti, le crisi spastiche sono dovute comunque alla febbre (effetto collaterale tipico della vaccinazione nel neonato) e NON al vaccino in sé.
La patogenesi delle convulsioni febbrili non è completamente compresa: ad ogni modo, sembra che un intreccio di età, fattori ambientali e predisposizione genetica ne sia pesantemente coinvolto.

La morte di Giovanni

Il piccolo aveva febbre molto alta, vomito e dissenteria ed era stato portato in ospedale. Il decesso è sopraggiunto dopo alcuni giorni dal ricovero nel reparto di rianimazione del Santobono. La notizia della morte di Giovanni si è rapidamente diffusa tra le città di Portici ed Ercolano, città di cui la famiglia è originaria. Entrambe le comunità hanno appreso tra dolore e incredulità di quanto accaduto al piccolo.

“Ho sempre pensato che gli angeli fossero la cosa piu bella del mondo, ma troppi sono i piccoli volati in cielo troppo presto e spesso in modo ingiusto. Ercolano si stringe al vostro dolore”. Questo uno dei tanti messaggi lasciati nei gruppi Facebook dell’area vesuviana per la morte del piccolo Giovanni Ascione, 1 anno, deceduto per cause ancora da accertare.

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