Il truffatore per antonomasia
Era uscito dal carcere pochi giorni fa e ora è di nuovo in arresto Stefano Ramunni. Rumanni, come evidenziato dal servizio de le Iene, è il re della truffa noto in tutta Italia per aver raggirato, non solo parenti, amici e soci. Ma anche alcuni tribunali italiani inviando falsi certificati di morte così da estinguere i processi a suo carico.
Ramunni aveva l’obbligo di dimora a Milano e firma giornaliera dai carabinieri. Ma grazie alla Iena che ha documentato i suoi spostamenti, dalla scarcerazione a Treviso a Padova, fino all’incontro finale con Ramunni avvenuto Genova, il “re della truffa” è stato nuovamente arrestato.
L’ultima volta Stefano Ramunni era finito in carcere per sostituzione di persona, falsità materiale e indebito utilizzo di carte di credito. – si legge sul sito internet de Le Iene – Rimasto per tre mesi nel carcere di Treviso, è stato rilasciato dal gip Angelo Mascolo, secondo il quale era sufficiente a bloccare i reati del 54enne l’obbligo di dimora e firma a Milano.
I fatti recenti
Tutto ha fatto Ramunni con il suo complice fuorché recarsi a Milano. Arrivati a Padova i due sono rimasti chiusi per tre ore in un Internet Point. La Iena ha verificato le carte stampate da Ramunni e il suo complice. Tra codici fiscali, documenti e nominativi di persone residenti in Svizzera, sono saltati fuori anche i dati del neodeputato del Movimento 5 Stelle, Alvise Maniero. L’ex sindaco di Mira ha poi denunciato Ramunni, che probabilmente stava cercando di rubargli l’identità.
Ieri Giulio Golia è riuscito a incontrare il re della truffa, prima che venisse nuovamente arrestato, in un faccia a faccia che vedrete presto in onda a Le Iene.
