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Dispersione scolastica a Napoli e provincia, 3340 segnalazioni: a Scampia, Afragola e Giugliano i dati più allarmanti

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Nell’area metropolitana di Napoli nel corso dell’anno scolastico 2023-2024 sono state 3.340 le segnalazioni per mancata frequenza scolastica di cui 727, pari al 21,7 per cento, sono arrivate al vaglio dell’autorità giudiziaria perché, a seguito dell’ammonimento dei sindaci, i ragazzi non sono rientrati a scuola.

La fotografia del fenomeno della dispersione scolastica nei 92 comuni della città metropolitana di Napoli è stata fornita oggi dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, nel corso di un incontro che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Ettore Acerra, del procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Napoli, Maria de Luzenberger, dei vertici delle forze dell’ordine, del parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello, e di quello di Scampia, don Alessandro Gargiulo.
Nella città di Napoli sono state 1.330 le segnalazioni dei dirigenti scolastici di cui 178 arrivate all’autorità giudiziaria. I quartieri dove è più alta la dispersione scolastica sono quelli dell’area nord, con Scampia che registra, secondo dati forniti dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale, nelle scuole secondarie di primo grado il 4,33 per cento di studenti non ammessi per mancata frequenza, percentuale che sale all’8,67 nelle scuole secondarie di secondo grado. “La dispersione e l’elusione scolastica sono fenomeni di cui c’è consapevolezza – ha affermato il prefetto Michele di Bari – e costituiscono un problema che va affrontato con la maggiore forza possibile, ma va sottolineato che la rete delle istituzioni preposte sta funzionando e questi dati ci dicono che c’è una grande attività per frenare questo grande e deprecabile fenomeno, ma – ha aggiunto – ci dicono anche che dobbiamo fare ancora di più laddove i ragazzi, nonostante le segnalazioni e gli ammonimenti, non rientrano a scuola”.

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Al capoluogo campano segue Afragola con 287 segnalazioni di cui 178 all’autorità giudiziaria; poi Giugliano con 121 segnalazioni di cui 50 all’autorità giudiziaria. Il comune con il 100 per cento delle segnalazioni dei dirigenti scolastici (80) che non hanno avuto buon fine e sono arrivate al vaglio dell’autorità giudiziaria è Torre Annunziata, mentre ad Arzano e a Casavatore tutte le segnalazioni dei dirigenti scolastici, rispettivamente 27 e 34, non hanno reso necessario l’intervento dell’autorità giudiziaria.
Il prefetto ha posto l’accento sul ruolo fondamentale svolto dai servizi sociali, segmento che – ha ammonito – “i Comuni devono attrezzare maggiormente perché sono essenziali”. Nel concludere, di Bari ha riferito che i dati del fenomeno saranno sottoposti a monitoraggio e che a inizio settembre è già previsto un incontro con l’Ufficio scolastico regionale per affrontare anche i temi del consumo di stupefacenti e dell’ingresso delle armi a scuola.

Prefetto Napoli,bene Dl Caivano contro la dispersione scolastica

“Il decreto Caivano ha funzionato benissimo perché, a differenza di qualche anno fa, le segnalazioni sono aumentate molto. Adesso il sistema va maggiormente accompagnato perché se il dirigente scolastico segnala al sindaco la mancata frequenza e la famiglia fa poco, significa che lì dobbiamo potenziare la rete educativa anche per chi ha la responsabilità genitoriale”. Lo ha detto il prefetto di Napoli, Michele di Bari, commentando i dati relativi al fenomeno della dispersione scolastica nel comune di Caivano e nell’area metropolitana di Napoli, presentati oggi. I numeri registrati a Caivano, in riferimento all’anno scolastico 2023-2024, dicono che sono state 112 le segnalazioni da parte dei dirigenti scolastici all’amministrazione comunale per frequenza irregolare della scuola dell’obbligo, 79 gli ammonimenti da parte dell’amministrazione alle famiglie e 11 le segnalazioni all’autorità giudiziaria per mancata ripresa della frequenza a scuola nonostante l’ammonimento. “La norma – ha sottolineato il prefetto – è molto calzante basti pensare che in passato non c’erano proprio le segnalazioni e anche i Comuni diventano parte attiva attraverso, prima, l’adozione dell’ammonimento e, successivamente, con la segnalazione all’autorità giudiziaria. Il sistema così disciplinato va bene, ora dobbiamo tutti lavorare perché si faccia un ulteriore passo avanti”.

Parroci, positiva la sinergia con la prefettura di Napoli

“Noi siamo i parroci e prendiamo su di noi tutti i problemi che vengono dalle varie omissioni”. Lo ha detto don Maurizio Patriciello nel corso della riunione sulla dispersione scolastica riferendo delle varie emergenze che sono state affrontate nel quartiere del ‘Parco Verde’ a Caivano, compresa quella dell’occupazione degli alloggi. “Se non ci fosse stato questo prefetto a Napoli – ha proseguito don Patriciello, indicando il prefetto Michele di Bari, che presiedeva la riunione – non so che fine avrei fatto”. L’accensione dei fari su Caivano, ha proseguito, “dai lontani è stata vista come un bene mentre da alcune persone del posto invece è stata vista come una vergogna e di questa vergogna sarei stato responsabile io”. Don Patriciello ha rimarcato la necessità ovunque di “rompere i muri dei ghetti” assicurando poi “che i parroci ci sono ed io ci sono”, e rimarcando la grande sinergia che c’è con le istituzioni tutte, ad iniziare dalla prefettura di Napoli. Sulla stessa linea don Enzo Cozzolino della Caritas diocesana di Napoli che ha tracciato il lavoro svolto dalle istituzioni ricordando che “alla mafia facevano paura una scuola che funziona ed una parrocchia che funziona”. “Il prefetto ci ha messo insieme”, ha proseguito giudicando la sua presenza “un dono per Napoli”.

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Redazione Internapoli
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