«Ricordo solo di essere uscito di casa alle otto del mattino e di avere sistemato Leonardo nel seggiolino, fissato nel sedile posteriore dell’auto», continua a ripetere papà Luca. «Poi, ho soltanto un grande vuoto in testa». E non smette di piangere. Perché il piccolo Leonardo, che aveva due anni, è morto. Dimenticato per cinque ore in auto, nel parcheggio della cittadella universitaria, sotto un sole cocente. Il papà avrebbe dovuto a…
I tentativi di rianimare il piccolo – Il fatto che il policlinico fosse distante solo 50 metri non è bastato a salvare la vita del piccolo, così come i tentativi di rianimazione dei medici durati 37 minuti per cercare di farlo tornare a respirare. Il nonno e la madre del marito, per altro, sono entrambi cardiologi: l’uomo era presente in ospedale al momento della tragedia mentre la donna, che era a un convegno, è arrivata successivamente.
La moglie difende il marito: “Non so come sia potuto succedere” – Proprio la moglie difende il marito che ora, come atto dovuto, è indagato per omicidio colposo. “E’ un padre modello, non so spiegarmi cosa sia successo. Forse è accaduto per una distrazione o per stanchezza”. Luca nell’interrogatorio ha detto di aver agito automaticamente e di non ricordare nulla, nemmeno la strada fatta per arrivare al lavoro. “Penso di aver percorso la strada di sempre. Ma cosa è successo ieri mattina?”, ha detto smarrito.
Sembrava una giornata come tante altre. Il piccolo Leonardo aveva solo due anni. Lo aspettavano all’asilo i compagnetti. Qui non è mai arrivato. E’ morto dopo essere stato per oltre cinque ore nell’auto del padre che si era dimenticato di accompagnarlo all’asilo.
La tragedia è avvenuta questa mattina, a Catania, nel parcheggio del dipartimento di Ingegneria.
Il padre, L. C., 43 anni, è un assegnista di ricerca a tempo determinato a Ingegneria civile e architettura, specialista in Ingegneria idraulica. La madre dottoressa di Radiologia dello stesso Policlinico dove è stato portato il bimbo.
Per oltre cinque ore Leonardo è stato lasciato chiuso in auto sotto al sole cocente dal padre che doveva portarlo all’asilo ed invece, per un inspiegabile ‘black out’ nella sua mente, lo ha dimenticato nel parcheggio del posto di lavoro.