19.1 C
Napoli
mercoledì, Maggio 1, 2024
PUBBLICITÀ

Droga a domicilio per la Vanella Grassi, tegola al Riesame per i Romano

PUBBLICITÀ

Restano in carcere Salvatore Romano, suo figlio Daniele e la moglie Giuseppina Esposito. A stabilirlo nei giorni scorsi il tribunale del Riesame di Napoli (XII sezione penale) che ha deciso per la permanenza in carcere dell’intero nucleo familiare indicato come a capo di un’organizzazione dedita alla consegna della droga a domicilio, stupefacenti che sarebbero stati smerciati per conto della Vanella Grassi. Un gruppo capace addirittura di spacciare cento dosi al giorno (leggi qui l’articolo) come evidenziato dal blitz congiunto effettuato qualche settimana fa dagli uomini della squadra mobile (dirigente Alfredo Fabbrocini) e commissariato di Secondigliano (guidato dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito e coordinati dall’ispettore Luca Boccia). E’ andata meglio invece ad Antonio Russo che, difeso dall’avvocato Luca Mottola, si è visto concedere i domiciliari. Stessa decisione anche per un altro degli arrestati, Cristofaro Alfano.

Il blitz contro i narcos della Vanella Grassi

Un’indagine partita da lontano, dal 2021, che stamattina ha dato i suoi frutti. Un’attività che ha visto impegnati in prima linea i ‘fantasmi di Secondigliano’ ossia gli agenti della squadra investigativa ed operativa del locale commissariato (guidato dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito e coordinati dall’ispettore Luca Boccia) che hanno colpito nuovamente nel segno. Per la Procura avrebbero agevolato le attività del sodalizio camorristico della Vanella Grassi, operante nel quartiere Secondigliano, destinando al medesimo una quota dei proventi dell’attività di spaccio. L’attività investigativa ha avuto l’obiettivo di disarticolare lo spaccio di sostanze stupefacenti nei quartieri di Secondigliano, San Carlo all’Arena, Vasto/Arenaccia e Poggioreale, nonché nelle aree immediatamente limitrofe al territorio di Napoli nei comuni di Casoria e Casavatore.

PUBBLICITÀ

La droga venduta col sistema del ‘delivery’

Le risultanze investigative hanno portato alla luce l’organizzazione di un’attività di vendita itinerante di cocaina, con la modalità delle consegne a domicilio dello stupefacente, regolata in base alla formula del delivery. In pratica lo spaccio avveniva dietro ordinazione telefonica con la tecnica delle ‘piazze mobili’. Un centralinista in particolare si occupava di prendere le ordinazioni per i clienti poi dava incarico ai pusher che a bordo di scooter o auto di piccola cilindrata andavano a rifornire i clienti. L’incasso poi veniva portato presso la base del gruppo a San Pietro a Patierno. Lo stesso gruppo riusciva, secondo le risultanze investigative, a piazzare cento vendite al giorno. Un volume di affari di un certo livello che aveva reso il gruppo Romano uno dei più ‘quotati’ sull’area nord. L’associazione, contraddistinta da un forte vincolo familiare, si è avvalsa di un’articolata e fidata rete di individui che hanno partecipato attivamente all’illecita attività. Escamotage che non sono però serviti ad evitare loro di incappare nelle reti dei ‘fantasmi’. Spettri in divisa che attraverso intercettazioni e una serie di microcamere piazzate in punti strategici su tutto il territorio sono riusciti a debellare uno dei gruppi emergenti per lo spaccio di cocaina.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Maltrattamenti in famiglia, scarcerato Vincenzo Rispoli

Maltrattamenti in famiglia, è tornato in libertà Vincenzo Rispoli. A prendere la decisione il tribunale del Riesame di Napoli...

Nella stessa categoria