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Venerdì 12 aprile la Corte di Appello di Napoli ha rideterminato le pene inflitte nel noto processo a carico di Pietro Ioia, Garante comunale dei detenuti, accusato di aver introdotto droga e telefonini nel carcere di Poggioreale sfruttando la sua funzione pubblica.
La Corte di appello di Napoli ha confermato le gravi accuse di corruzione, cessione di stupefacenti (hashish e cocaina) e telefonini in carcere a carico di Pietro Ioia (difeso dall’avvocato Raffaele Minieri), ex Garante comunale dei detenuti, e di altri detenuti del carcere di Poggioreale.
Tuttavia la Corte ha riconosciuto le attenuanti generiche, riducendo la pena a tutti gli imputati. In primo grado Ioia era stato condannato ad anni 9 mesi 8 di reclusione, mentre all’esito dell’appello la pena è stata rideterminata in anni 7 di reclusione.
Le altre difese erano rappresentate dagli avvocati Bernardo, Davino, De Marco, Dello Iacono, Trigari.
Queste le pene applicate dalla Corte di Appello:
– CASTELLO Vincenzo: anni 5 mesi 4 reclusione ed euro 18.400 di multa;
– DONZELLI Nicola: anni 5 mesi 4 di reclusione e 18.400 di multa;
– DE MARIA Antonio: anni 5 mesi 4 di reclusione e 18.400 di multa;
– GUILLARI Sonia : anni 5 mesi 4 di reclusione e 18.400 di multa;
– IOIA Pietro: anni 7 di reclusione e 20.000 di multa;
– MARESCA CARDAMONE Maria: anni 4 di reclusione ed euro 12.800 di multa.
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