“Voglio giustizia, è l’unica cosa che conta. La mamma dei miei figli non tornerà più, cresceranno senza di lei”. Alfonso Caiazzo, marito di Maria Brigida Pesacane e figlio di Raffaele Caiazzo, il 44enne di Sant’Antimo accusato oltre che dell’omicida della nuora anche del genero Luigi Cammisa, parla a InterNapoli nel giorno della fiaccolata in ricordo delle due vittime. “Per me lui non esiste più” aggiunge Alfonso, che sta convivendo con un dolore lancinante così come gli altri familiari.
DUPLICE OMICIDIO DI SANT’ANTIMO, PARLA IL FIGLIO DI RAFFAELE CAIAZZO: “HA UCCISO BRIGIDA E TUTTI I NOSTRI SOGNI, PER ME E’ MORTO”
[DAL NOSTRO ARCHIVIO] Queste le parole, molto dure e intrise di rabbia e dolore, di Alfonso rilasciate nell’intervista al quotidiano La Repubblica: “Maria Brigida era tutta la mia vita. Stavamo insieme da quando lei aveva 15 anni e io 18. Avevamo tanti progetti, presto ci saremmo sposati”.
Poi continua: “Ora provo solo un dolore profondo e rabbia verso quell’essere che non è degno di essere chiamato papà. È peggio di un animale. Per me è morto”.
Una situazione estremamente per Alfonso, che si trova ora a dover affrontare un peso enorme causato dalle azioni violente di suo padre. Evento, che ha colpito anche il cognato Luigi Cammisa oltre che la sua compagna Maria Brigida, che ha stravolto la vita di Alfonso e lo ha costretto ad affrontare una realtà terribile e dolorosa.
“SI ERA SCIMUNITO PER LA NUORA”, LE TESTIMONIANZE DEI PARENTI DI CAIAZZO
[DAL NOSTRO ARCHIVIO] “Si era scimunito per la nuora. Non sopportava che nessuno la guardasse in giro”, queste testimonianze dei familiari di Raffaele Caiazzo potrebbero spiegare le ragioni del duplice omicidio compiuto giovedì mattina a Sant’Antimo. Il dettaglio è stato riportato da La Repubblica. Il 44enne ha ucciso a colpi di pistola prima il marito della figlia, Luigi Cammisa, e subito dopo la moglie del figlio Maria Brigida Pesacane.
Omicidio di Luigi e Maria Brigida a Sant’Antimo, Caiazzo resta in carcere
Oggi è stato Convalidato dal giudice il fermo di Raffaele Caiazzo, il 44enne fermato per il duplice omicidio di 29enne Luigi Cammisa e della 24enne Maria Brigida Pesacane, coniugi dei suoi due figli Anna e Alfredo e genitori dei suoi quattro nipotini. Nei confronti dell’uomo è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
LE PRIME PAROLE DI CAIAZZO
Ha ammesso il primo omicidio, senza però riuscire a spiegare ciò che è successo dopo. Nei giorni scorsi Caiazzo ha spiegato al magistrato di aver avuto un’accesa discussione con il figlio, sposato con Maria Brigida Besacane, in quanto fosse convinto che in due cognati avessero una relazione segreta.