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Emanuele accoltellato all’Uci, il papà: “Non conosceva gli aggressori. É vivo per miracolo”

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Momenti di profonda angoscia quelli vissuti lo scorso sabato dai genitori di Emanuele, il ragazzo colpito al fegato con un coltello mentre stava trascorrendo una serata all’Uci Cinemas di Casoria con alcuni amici. La madre del giovane ha scritto un post social nel quale racconta quei tragici istanti (qui l’articolo) mentre il padre, Diego Navarro, è intervenuto in tv a Storie Italiane: “Mio figlio sta molto meglio, nel pomeriggio farà una tac per vedere i valori, lui è fortissimo, è un leone, è comunque un miracolo che sia ancora vivo, come ci ha detto il primario dell’ospedale del Mare”.

“La lama l’ha trafitto al fegato e per un millimetro non gli ha tranciato la vena aorta, la rabbia è che è successo senza alcun motivo, era in giro con gli amici, si è girato ed ha subito una coltellata che è stata sferrata per ammazzarlo, a quell’altezza, con quella ferocia, è l’unico motivo, volevano ammazzare chiunque capitasse davanti a loro, mio figlio ha detto che non li aveva mai visti, che non li conosceva e che non c’era mai stata alcuna discussione, quella chiamata non me la dimenticherò mai”.

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Vito Francesco Paglia, in collegamento da Casoria, aggiunge: “Non è ancora stato identificato l’aggressore o gli aggressori, Diego ha raccontato di due giovani, uno ha aggredito il figlio e l’altro ha estratto una lama di dodici centimetri e una volta trafitto ha girato la lama, quindi l’intento non era quello di ferire ma di finire il figlio di Diego, per questo che si parla di miracolo e allo stesso tempo gli uomini dell’arma stanno cercando di individuare aggressore”.

Francesco Emilio Borrelli, intervenuto anche lui, precisa: “Nessun litigio giustificherebbe l’utilizzo di violenza ma non c’è stato nessun litigio. Lui era dentro all’Uci Cinemas, dove ci sono un multisale, bowling, paninoteca, dove spesso i ragazzi si ritrovano e i genitori sono convinti che i figli sono protetti”.

Borrelli ha proseguito: “Ad un certo punto un gruppo di ragazzi, che non aveva avuto alcuna discussione, niente di niente, ed è la cosa più agghiacciante di questa vicenda… questa persona che sembrerebbe avere 17 anni, caccia fuori questa coltello, una persona che è abituata ad utilizzare quest’arma, un coltello di dodici centimetri vicino al cuore, questa persona ha puntato ad uccidere senza alcuna ragione in un luogo protetto dentro la hall di una multisala. a quel punto i ragazzi sono scappati e potevano esserci dei feriti, un’azione quasi terroristica”.

E ancora: “L’indagine è però complessa perchè non essendoci videocamere bisognerà capire se si tratta di una sorta di sfida, per dimostrare che io sono uomo “volete vedere che ammazzo il primo che mi capita?”, siamo alle barbarie, io ho invitato agli amici di costituirsi subito, ciò che è stato fatto è mostruoso, la vita non ha valore”. Eleonora Daniele: “Addirittura una challenge?”.

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