Ex detenuto campano ha intascato 500 euro con il Reddito di Cittadinanza. I carabinieri della stazione di Montoro Inferiore hanno denunciato un 30enne, residente nella provincia di Avellino. L’accusa è di indebito percepimento del reddito di cittadinanza. Il 30enne, beneficiario del sussidio, non aveva specificato di essere in carcere. L’uomo ha continuato così a intascare 500 euro al mese pur non avendone più i requisiti. Il 30enne è stato quindi denunciato alla Procura di Avellino e è stato segnalato all’Inps per la revoca del sussidio.
CASI DI REVOCA DEL REDDITO DI CITTADINANZA
Chiunque presenti dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere oppure ometta informazioni dovute è punito con la reclusione da due a sei anni. È prevista, invece, la reclusione da uno a tre anni nei casi in cui si ometta la comunicazione all’ente erogatore delle variazioni di reddito o patrimonio, nonché di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio. In entrambi i casi, è prevista la decadenza dal beneficio con efficacia retroattiva e la restituzione di quanto indebitamente percepito.
Se l’interruzione della fruizione del Reddito di cittadinanza avviene per ragioni diverse dall’applicazione di sanzioni, il beneficio può essere richiesto nuovamente per una durata complessiva non superiore al periodo residuo non goduto. Nel caso l’interruzione sia motivata dal maggior reddito derivato da una modificata condizione occupazionale e sia decorso almeno un anno nella nuova condizione, l’eventuale successiva richiesta del beneficio equivale a una prima richiesta.