Condannato a 10 anni dopo l’omicidio di Fortuna, il marito torna in carcere. Ieri pomeriggio gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale davano esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, sostitutiva degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale del Riesame di Napoli nei confronti di Vincenzo Lo Presto.
Il 43enne napoletano che nel dicembre scorso in sede di giudizio abbreviato venne condannato alla pena di dieci anni di reclusione. L’uomo ritenuto il responsabile di omicidio preterintenzionale aggravato commesso il 7 marzo 2019 ai danni della moglie.
L’OMICIDIO DI FORTUNA E LE ACCUSE A VINCENZO
L’iter giudiziario nei confronti di Lo Presto prese il via ipotizzando nei suoi confronti il reato di omicidio doloso. Successivamente però il sostituto procuratore titolare dell’indagine chiese l’attenuazione del reato da volontario a preterintenzionale.
A causa di problemi di deambulazione Lo Presto è costretto su una sedia a rotelle. Per questo finì ai domiciliari dopo due anni di detenzione. Una decisione osteggiata dai parenti e amici di Fortuna. Lo scorso marzo la Procura di Napoli chiese la riforma della sentenza emessa in primo grado nei confronti di Lo Presto e l’aggravamento dell’ipotesi di reato da preterintenzionale a volontario. L’ottava sezione, collegio E, del Tribunale del Riesame di Napoli infine, ha ripristinato la custodia cautelare in carcere per il 43enne lasciando, però, in sospeso il provvedimento in attesa del pronunciamento della Corte di Cassazione, giunto il 17 giugno.