Ladri in azione la scorsa notte alla libreria indipendente Dante&Descartes di via Mezzocannone 55, nei pressi di piazza del Gesù. Mettendo a soqquadro l’intero locale, fornito di volumi non sempre reperibili altrove e di grande valore storico e letterario, i malviventi hanno rubato alcune banconote e monete dalla cassa senza però portare via i libri. Un brutto risveglio per i gestori della Dante&Descartes, decisi però ad andare avanti. Ad indagare le forze dell’ordine, che baseranno le proprie ricerche dei responsabili anche visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza.
Le parole dei titolari
«Hanno svuotato tutti i cassetti cercando il tesoro secondo loro – afferma Raimondo Di Maio, titolare della libreria -. Così hanno buttato all’aria tutto quello che hanno incontrato dietro il banco, il mobilino che contiene la Biblioteca Lillipuziana, straordinaria e rara collezione accumulata in tanti anni di ricerca, e recentemente arricchita dal fondo del grande bibliofilo Nicola Esposito di Pomigliano d’Arco. Un tesoro che vale molto più dei soldi che stupidamente fantasticavano di trovare. Poi hanno fatto cadere un altro mobiletto con i 160 Cuentos de Calleja, i fantastici piccoli e coloratissimi libri, non immaginando anche per questi il grande valore della rarissima collezione» conclude Di Maio.
La solidarietà
Solidarietà alla Dante&Descartes per quanto è accaduto da parte del mondo culturale e istituzionale della città nonché di semplici utenti affezionati alla libreria. «Piena solidarietà a Raimondo e Giancarlo di Maio per l’accaduto di oggi, un furto con devastazione nella loro libreria di via Mezzocannone. Un atto sconsiderato e inutile, opera di balordi perché evidentemente non poteva esserci nessun bottino sperato se non quello librario, il più prezioso ma che pare sia stato risparmiato» afferma l’assessore comunale alla Cultura Eleonora De Majo, aggiungendo: «Dante & Descartes non è ‘solo’ una libreria, è un vero presidio di cultura in città. Raimondo Di Maio, con il figlio Giancarlo, interpretano alla maniera antica la professione del libraio, con la passione e la dedizione di chi sa quanto è importante oggi diffondere cultura attraverso la parola scritta».
