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venerdì, Aprile 26, 2024
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Giugliano. Bullismo e legalità, convegno alla Gramsci-Impastato con Cantone e De Lise

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‘Istruire, educare, formare: L’abc della Vita’. Questo il titolo del convegno tenutosi questa mattina presso la scuola media statale Gramsci-Impastato di Via Bartolo Longo. A conclusione di un anno scolastico intenso il dirigente scolastico Dott.ssa Caterina Pennacchio, la vicepreside Prof.ssa Rosaria De Stefano ed il corpo docenti hanno organizzato la mirabile iniziativa per dare la possibilità agli studenti di confrontarsi con autorità civili, militari, religiose. All’evento moderato dal giornalista Marco Aragno hanno preso parte il presidente ANAC Dott.Raffaele Cantone, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Giugliano Cap. Antonio De Lise, il sindaco Dott.Antonio Poziello, la Prof.ssa Maria Luisa Iavarone madre di Arturo vittima di bullismo.

A fare gli onori di casa nella scuola simbolo di legalità e stata la preside, Dott.Pennacchio che ha chiosato: “ La nostra scuola ha come perno principale la lotta all’illegalità ma da sola non può fare nulla senza l’ausilio della famiglia e delle istituzioni. Ringrazio di cuore i presenti ed i docenti che quotidianamente vivono un percorso importante e delicato con i nostri alunni”.

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E’ stato poi ascoltato un brano musicale scritto e ideato dagli alunni della scuola, i quali si sono  successivamente esibiti sulle scene del videclip realizzato. A seguire svariate testimonianze e domande poste ai relatori da parte degli studenti. Dal bullismo, al cyberbullismo per poi parlare di violenza, criminalità organizzata e ruolo salvifico della cultura: tanti gli argomenti trattati nell’arco della mattinata che ha suscitato forte interesse ed entusiasmo nei presenti.

Io credo che la violenza sia frutto di profondo disagio e rappresenti una sconfitta per tutti noi. E’un circolo vizioso dove tutti sono perdenti in questa partita. Quello che a noi tocca fare è cercare di intervenire grazie al supporto delle famiglie e dei servizi sociali che rappresentano le nostre antenne’- ha affermato il primo cittadino.

E’ stato poi il dott.Cantone il primo a rispondere ad una moltitudine di domande riguardanti il ruolo dello Stato e della magistratura. “ Il nome della scuola in cui ci troviamo rende a pieno l’idea di una scelta di vita basata sul coraggio. Avremmo bisogno di una legislazione che non faccia pensare che gli adolescenti a 17 anni possano ancora considerarsi dei bambini. Dovremmo responsabilizzarli e non tutto si può fare solo ed esclusivamente mediante le leggi e lo stato. C’è bisogno della famiglia in primis, della scuola, della Chiesa, e occorre avere il coraggio di investire. Ai problemi complessi non esistono soluzioni semplici. Quando assistiamo a determinati episodi e si fa finta di non vedere, siamo complici. L’omertà alimenti determinate dinamiche”- ha dichiarato il presidente dell’autorità nazionale anti-corruzione.

Rischi dei social network, disagi causati dal cattivo utilizzo della rete e suggerimenti su come contrastare l’illegalità diffusa: si è incentrato su questo l’intervento del Capitano Antonio De Lise che mediante slide ha affrontato il delicato tema del bullismo, argomento principale della giornata. Al termine della breve lezione, il Comandante dei Carabinieri ha poi chiamato a se diversi alunni della scuola per invitarli a riflettere sulla camorra, tema che attanaglia e martorizza i nostri territori. “Come eliminare la camorra da un territorio? Da solo non riuscirei a farlo. Ho bisogno di voi. Se possiamo restituire un’immagine a questa città deve essere questa, che noi, adulti e ragazzi siamo un fronte unico per combattere la criminalità organizzata”- ha asserito l’Ufficiale dell’Arma che ha radunato attorno a se gli alunni.

Incisivo l’intervento della prof.Iavarone, protagonista del bullismo in seguito alla brutale aggressione subita dal figlio Arturo fuori la metropolitana di Chiaiano. “ C’è una differenza sostanziale tra l’istruire e l’educare. A questi ragazzi dobbiamo mostrare più esempi e fargli vivere contesti nei quali si faccia vivere a pieno la legalità. Insieme alle istituzioni dobbiamo fare rete per far crescere i nostri figli. Il male che segna è un male che insegna’’- questo l’intervento della giovane madre che da diversi mesi spende parte della propria vita per manifestare il proprio NO contro la violenza.

Cartelloni, fotografie e frasi realizzate dagli studenti hanno fatto da cornice al convegno che ha sancito una sinergia tra scuola, famiglia ed istituzioni.

Un’intensa e lodevole giornata di cultura e di festa vissuta nel salone della scuola da sempre impegnata ad educare e crescere i cittadini di domani.

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